M5S: “Infrastrutture strategiche ferme: nessun progresso, solo proclami”
Il gruppo pentastellato denuncia ritardi su Tav Torino-Lione, Metro 1 e 2 e sullo scalo intermodale di Alessandria
TORINO – Il Movimento 5 Stelle in Piemonte ha lanciato una dura critica sulla gestione delle infrastrutture strategiche da parte del centrodestra.
Durante la seduta della II Commissione, i consiglieri pentastellati hanno chiesto chiarimenti su alcune delle opere più discusse della regione. Tra cui la Tav Torino-Lione , la Metro 1 e 2 di Torino e lo scalo intermodale di Alessandria.
Tav Torino-Lione: ritardi e contestazioni
Sulla Torino-Lione, il consigliere Alberto Unia ha sottolineato come, dopo anni di proclami, i lavori sul fronte italiano siano ancora bloccati. “Non è stato scavato neanche un centimetro di galleria” ha dichiarato, criticando l’assessore Bussalino per aver confermato che solo il 25% del tratto francese è stato scavato, mentre il lato italiano resta fermo.
Il M5S continua a considerare quest’opera “inutile e costosa, aggravata da recenti espropri e difficoltà per le popolazioni locali, vittime di decisioni imposte dall’alto”.
M5S: scalo intermodale di Alessandria ancora all’anno zero
Sullo scalo intermodale di Alessandria, i consiglieri Pasquale Coluccio (alessandrino) e Sarah Disabato hanno lamentato l’assenza di progressi. “Secondo le affermazioni di Salvini, l’opera avrebbe dovuto essere già conclusa”, hanno affermato. Invece, la progettazione è ancora in fase di assegnazione e lo scalo non è nemmeno stato inserito nell’elenco delle infrastrutture strategiche della Regione.
Necessità di una programmazione lungimirante
Il gruppo ha ribadito l’importanza di una programmazione seria e lungimirante per la logistica nella provincia di Alessandria.
Coluccio ha sottolineato come “una pianificazione più efficace potrebbe prevenire situazioni problematiche, come quella verificatasi con il Terzo Valico. Dove errori di valutazione hanno comportato un costo aggiuntivo di 30 milioni di euro per i cittadini piemontesi”.