Gestione Acqua: “Perequazione legittimata. Obiettivo: l’accordo”
L'azienda novese commenta la sentenza del Tribunale: "Non interviene nel merito economico del contenzioso fra le parti"
NOVI LIGURE – Caso Gestione Acqua-Amag Reti Idriche-Comuni Riuniti Belforte. L’azienda novese, con una nota, commenta la sentenza emessa dal Tribunale di Alessandria “relativamente alla nostra richiesta di un credito pari a 2 milioni e 375mila euro. Secondo le risultanze della consulenza tecnica, affidata dai tre Gestori (Amag Reti idriche, Comuni Riuniti e la stessa Gestione Acqua), relativamente al calcolo della perequazione per l’anno 2020″.
Per Gestione Acqua, “la sentenza non interviene nel merito economico del contenzioso fra le parti. Ma legittima l’istituto della perequazione quale strumento per garantire ai singoli gestori l’equo riparto dei ricavi a copertura dei costi operativi e pluriennali da investimenti sostenuti da ciascuno all’interno dell’Ambito. Principio alla base della regolazione tariffaria e sancito dalle vigenti disposizioni di legge”.
Gestione Acqua: “Ripristinare i rapporti”
“Il giudizio di primo grado – prosegue la nota – rigetta le nostre pretese economiche. In quanto il giudice ha ritenuto che il mandato dato dai tre gestori al consulente per il calcolo di perequazione (da cui discendono le pretese economiche della società) difettasse di potere vincolante fra i tre committenti. In tale ottica, ritenuto carente il vincolo di mandato dato al consulente, il giudice ha valutato di non potersi esprimere nel merito del contenzioso fra gestori. Esortando gli stessi a ricercare una metodologia di riparto perequativo consensualmente condivisibile“.
“Gestione Acqua – conclude l’azienda – pur riservandosi le opportune tutele legali fino alla conclusione della vicenda giudiziaria, auspica il corretto ripristino dei normali rapporti fra i gestori. Coerentemente all’esortazione contenuta nella sentenza del Tribunale di Alessandria”.