Chiarello punisce l'Alessandria. Sarà playout con il San Donato
Il Cesena vince con un uomo in meno (Corazza). La Vis Pesaro vince ed è quintultima
Lauro recrimina sul magro bottino con Vis Pesaro, Lucchese e Fermana. "I verdetti non si sono decisi oggi"
ALESSANDRIA – “Abbiamo provato a vincerla“. Anche se, per farlo, non basta, come sostiene Maurizio Lauro, “avere la gara in controllo”. Perché una squadra che gestisce la partita non subisce una rete dagli sviluppi di una rimessa laterale. Chi va sotto in questo modo, tutto questo controllo non l’ha e, anzi, apre varchi in cui gli avversari si incuneano e, siccome sono più forti, ne approfittano, segnano a vincono. Quindi, la gara così controllata, nonostante la superiorità da 12′, non la era.
E, in certi casi, a voler strafare, con mezzi inferiori, si rischia. Solo il campo dirà se anche solo non aver pareggiato, e chiuso al quintultimo posto, potrà avere ripercussioni sui playout. Il vantaggio del fattore campo resta, come anche i due risultati su tre, ma in questa stagione, ha ragione Simone Sini, “tutte le volte che abbiamo fatto calcoli, sono saltati”. Quindi non è tanto questione di San Donato Tavarnelle o Imolese, ma di come i Grigi affronteranno la doppia finale. Dal cui esito possono dipendere anche gli sviluppi societari, perché la conferma in C potrebbe accelerare il passaggio di proprietà.
Però, adesso, si va alla lotteria finale. Un anno dopo aver mancato i playout per tenere la B, tocca affrontare quelli da cui dipende la permanenza tra i professionisti. Sfide in cui gli episodi avranno un peso specifico amplificato e concedere una azione come quella risolta da Chiarello può diventare pesantissima, in 180′ da dentro o fuori. “Spiace solo per come abbiamo subito quella rete. Il Cesena, anche in dieci, ha voluto vincere, perché il risultato contava tanto anche per loro. Spiace – insiste Lauro – perché fino a quel momento avevamo tenuto molto bene il campo. Faticando, è vero, nella prima mezzora, in cui ci hanno messo sotto. Gli aggiustamenti tattici per non soffrire troppo a uscire con la palla hanno funzionato. E nel secondo tempo, anche abbassandoci, abbiamo concesso, e rischiato, nulla. L’unico grande errore, lo ribadisco, è stato lasciare Chiarello solo in area. Ci siamo forse rilassati troppo, e invece contro queste squadre, non è ammesso”.
Chiarello punisce l'Alessandria. Sarà playout con il San Donato
Il Cesena vince con un uomo in meno (Corazza). La Vis Pesaro vince ed è quintultima
La salvezza diretta è fallita non certo oggi. Dai soli 2 punti, contro Vis Pesaro, Lucchese e Fermana, “e ne avremmo meritati molti di più. Mentalmente la squadra stava bene, il cambio di allenatore aveva dato la scossa. Invece, un solo punto nelle due in casa ravvicinate ci hanno spinti indietro. Se ne avessimo presi 4, oggi saremmo salvi senza ‘supplementi’. non è successo: ora pensiamo solo ai playout, che non sono una sorpresa per noi, ma un epilogo prevedibile e previsto. Alleniamoci mentalmente, per arrivare al meglio, senza ansia. Speriamo di giocare nelle date già fissate, senza attese ulteriori”.
Che si inizi il 6, come previsto, o se ci dovesse essere uno slittamento per aspettare gli esiti dei procedimenti per Imolese e Siena, l’Alessandria giocherà gara1 senza Sylla, che era diffidato ed è stato ammonito. “E’ un rischio che ci siamo presi. Lo abbiamo fatto perché c’è Cori, che incomincia a stare bene. Non fosse stato così, probabilmente Sylla non avrebbe iniziato la gara e sarebbe eventualmente subentrato”. Ora due giorni di scarico e da mercoledì cosa dirà Lauro ai suoi uomini nella prima riunione negli spogliatoi? “Che è un peccato: volevamo vincere la partita, ma per farlo, sempre, non bisogna mai abbassare l’attenzione, anzi alzarla ai livelli massimi”.
Il buco collettivo, il giallo a Sylla
Chiarello indisturbato in mezzo all'area. L'attaccante, diffidato, tenuto in campo fino all'ultimo, prende il cartellino a 3' dalla fine
Il fattore campo e due risultati su tre a favore possono incidere? “Possono essere anche un vantaggio, ma sono conti che, eventualmente, potremo fare dopo l’andata”. E non c’è da aspettarsi neppure un cambio di modulo. “Il modulo con cui stiamo giocando nelle ultime gare mi sembra quello giusto, la soluzione migliore per le caratteristiche di questa squadra e, anche, molto vicina alla mia idea di calcio, con la difesa a 4 e il centrocampo a 3“