Checchi - Martignago, l'Alessandria rimonta e scala la classifica
Sotto di un gol al 35' della ripresa, Checchi e Martignago la ribaltano in quattro minuti
Checchi decisivo nell'azione del pareggio. "Avevo sensazioni buone. Sono stato bravo e fortunato"
MONTEVARCHI – Per un attimo Lorenzo Checchi ha pensato che, forse, non era una palla inattiva su cui salire. “Vista la statura, provo spesso a colpire di testa. In azioni, però, un po’ diverse. Però avevo una sensazione positiva: quando pensi che può essere il momento giusto e vale la pena di provare“.
Ha intuito che era il momento per andare a recuperare il risultato. “Una punizione da mettere dentro da oltre metacampo. Avrei potuto anche non andare, ripeto, perché di solito sono i piazzati più vicini alla porta e gli angoli quelli in cui provo a svettare. Questa volta non ho colpito di testa, ma dentro di me mi sono dettp che poteva essere l’occasione giusta. Ho detto a Guidetti di metterla bene in area, come sa fare, Cori ha fatto sponda, Sylla l’ha protetta bene e la palla è arrivata a me – racconta il difensore centrale – . Sono stato bravo e fortunato a prendere la porta“.
Checchi - Martignago, l'Alessandria rimonta e scala la classifica
Sotto di un gol al 35' della ripresa, Checchi e Martignago la ribaltano in quattro minuti
Più bravura che fortuna, eppure non era facile dopo essere andati sotto al 35′, pochi minuti prima, e pensando alle occasioni create, soprattutto nel primo tempo, per sbloccare la gara e non sfruttate. “Cosa ci è passato nella testa? Sapevamo bene che anche un pareggio sarebbe servito a molto poco, se non a nulla, sia a noi che a loro. Abbiamo creduto nella possibilità di ribaltarla, e il gol mio e quello di Martignago ci hanno ripagato per le opportunità che non ci avevano dato il vantaggio prima. Arrivati a questo punto non si possono fare calcoli: le uniche speranze, per noi, erano legate alla vittoria. E sfruttando il contropiede siamo stati bravi a conquistare il solo risultato che ha un grosso peso”.
Il difensore e l'attaccante, la coppia perfetta
Gran lavoro anche di Lamesta e Sylla. E Nichetti è una diga
Una timidossoma speranza di evitare i playout ancora c’è. “Molto sottile, certo, ed è legata a una combinazione di risultati nell’ultimo turno, che è un po’ complicato si avveri. Dopo Olbia ci siamo detti che dovevano affrontare una gara alla volta, senza tabelle, e al massimo. Adesso abbiamo una settimana per lavorare tanto sulla partita con il Cesena. Se, poi, dovessimo avere anche un pizzico di fortuna, allora ci permetterà di riscattare tutta l’annata, in cui sicuramente abbiamo sbagliato qualcosa noi, ma la sorte non è stata spesso dalla nostra parte”.
Per la prima volta due vittorie in fila. “Un passaggio che questa squadra doveva fare, anche questo è un segno di maturità. Speriamo che sia di buon auspicio per le prossime partite”.