Alessandria, a Siena chi in attacco?
Per Cori i tempi saranno lunghi e Sylla non è ancora rientrato
ALESSANDRIA – “Raccogliamo poco rispetto al gioco espresso“. Maurizio Lauro insiste sul concetto.
E sabato, a Siena, potrebbe essere ancora più difficile (segnare e raccogliere), perché l’Alessandria rischia di trovarsi senza prime punte.
In queste ore sono programmati gli accertamenti strumentali per Sacha Cori, ma la sensazione che si prospetti, per l’attaccante, un lungo stop è di tutti. Del diretto interessato già nei gesti lasciando il campo martedì sera, e anche dell’allenatore. “Peccato, perché finalmente avevo incominciato a vedere Cori come me lo ricordavo. Il gol a Recanati gli aveva fatto bene, progressi evidenti, anche con la Fermana fondamentale nell’azione del gol e stava interpretando molto bene il suo ruolo. Averlo perso spiace per lui e per tutti noi“. Nella migliore delle ipotesi uno strappo, che richiede non meno di sei settimane, se la diagnosi finale non sarà ancora più grave.
E Sylla? “Non sta ancora bene: le febbre non passa, è debole, al campo non lo abbiamo ancora visto. Se dovesse presentarsi domani, si farà una valutazione con lo staff medico, ma è molto difficile che io possa convocarlo”. Tornato in gruppo, invece, Davide Lamesta. “Un paio di allenamenti nelle gambe, mi auguro che non abbia una ricaduta, ma ad oggi è convocabile”.
Che, poi, giochi dall’inizio è da valutare: dipenderà da come Lauro organizzerà il reparto avanzato. Non si esclude un tridente in cui gli interpreti scambieranno anche posizione per togliere punti di riferimento. I candidati sono, appunto, Lamesta, Galeandro e Martignago.
L’ecografia dirà anche se il problrema muscolare, “molto lieve”, che ha costretto Guillaume Renault al cambio, non sia di entità rilevante. Se così sarà da valutare se aggregarlo comunque o farlo otto giorni dopo con il Fiorenzuola.