Un tempo di paura, uno di comando: è 'solo' segno X
Con il San Donato Tavarnelle 1-1, ospiti in vantaggio con Ubaldi, ci pensa Galeandro
Il ritorn o al 3-5-2 ha trasmesso un senso di paura. I cambi nella ripresa decisivi
ALESSANDRIA – Perché riproporre il 3-5-2, il modulo delle prima giornate, delle brutte prestazioni e delle sconfitte? Non aveva funzionato allora, come non ricordare le infilate sulle fasce per la fatica cronica degli esterni ad abbassarsi in copertura, e oggi ha trasmesso la sensazione di paura e di incertezza. Una scelta, di Rebuffi, figlia anche di questo ‘mantra’ (e i mantra non sempre sono costruttivi) dei cinque under sempre, anche se schierare Cristophe Renault e Lombardi esterni di centrocampo è una decisione difficile da comprendere, per caratteristiche e, anche, inadeguatezza dei singoli, prima ancora che per una questione di età. Mettere definitivamente nel dimenticatoio questo modulo, battezzare quello che almeno ha dato un po’ di stabilità, e utilizzare più over è una strada obbligata per una squadra che vuole salvarsi.
Un tempo di paura, uno di comando: è 'solo' segno X
Con il San Donato Tavarnelle 1-1, ospiti in vantaggio con Ubaldi, ci pensa Galeandro
LIVERANI – Decisivo: incolpevole sul gol, perché l’errore è del difensore, tiene in piedi l’Alessandrisa in avvio di secondo tempo, con due parate cruciali, su Russo e Ubaldi. E, da distanza, comanda i compagni con la sua esperienza: 6.5
BALDI – Incerto: una incertezza grave, dopo 4′ minuti, in vantaggio su Ubaldi non lo ‘scherma’ e si fa superare. Ma, in genefrale, fatica molto in copertura e quando, nellaripresa, dovrebbe aiutrare la squadra in fascia, sui rilanci di Liverani, parte sempre con un istante di ritardo: 5
CHECCHI – Altalenante: si fa sentire sulle palle alte, ma nel primo tempo palesa incertezze anche su Noccioli, che non è fulmine di guerra. Meglio nella ripresa, quando solo un grande intervento del portiere gli nega il gol: 5.5
SINI – Ordinato: Nella linea a tre anche uno dutile come lui fa fatica, perché manca il sostegno degli esterni e deve spesso chiudere i varchi pericolosi. Nella ripresa alza la spinta, e il suo raggio di azione, e dal suo piede parte l’assist da cui nasce il gol. Determinato nel recuperare palloni sulla trequasrti: 6.5
RENAULT – Limitato: quando il San Donato attacca, dovrebbe abbassarsi e lo fa con fatica. Quando sale i cross finiscono sistematicamente sulle gambe degli avversari. Se ne ricordano un paio normali. Sevirebbe anche un po’ di umiltà nel confronto con la gente: 5
NUNZELLA – (dal 14’st) Dinamico: la squadra ha bisogno di spinta e di aggressività, anche dei suoi cross, che almeno arrivano in area e sono sfruttabili. Aiuta anche in difesa: 6
NICHETTI – Lavoratore: chilometri ne fa tanti, più di quantità che di qualità, nel primo tempo aiuta anche la difesa, con il risultato di sfiancarsi e di perdere in lucidità. Esce per una contrattura: 6
ROTA – (dal 32’st) Utile: il giocatore che sta ovunque serve nel finale, in cui si potrebbe cercare il gol pesante. Attenzione, però, ai retropassaggi troppo forti al portiere, che mettono più di un brivido e Liverani e tifosi: ng
GUIDETTI – Affaticato: è vero che, per sostenere una squadra più offensiva il lavoro dei mediani raddoppia e la fatica alla lunga si fa sentire, ma i tiri ciabattati sono poco comprensibili e un maggior apporto alla costruzione del gioco servirebbe: 5.5
PERSEU – Volenteroso: terza gara da titolare, fatica a capire quale è la sua posizione, si sforza, a in poiù di una occasione si smarrisce specie quando il San Donato prova le transizioni accelerando e lui finisce per inseguire più che anticipare: 5.5
LAMESTA – (dall’8’st) Accelerato: aiuta a cambiare il passo alla squadra, creando problemi evidenti di marcatura ai difensori avversari. Taglia dentro, cerca compagni da servire. Potrebbe osare di più provandoi la soluzione personale che, in un paio di occasioni, si costruisce: 6.5
LOMBARDI – Spaesato: non è la prima volta che già largo, ma qualche contributo in più lo aveva dato nel 4-2-3-1, come a Lucca. Fare il quinto a centrocampo, in una gara in cuiogni giocata può determinare l’episodio decisivo, non è proprio la sua parte e si vede. Invece che avanzare, spesso arretra: 5
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MARTIGNAGO – (dall’8’st) Intelligente: sa leggere bene il gioco, anticipare l’avversario, inserirsi tra le linee sfruttando la sua abilità nel palleggio. Anche per lui vale l’invito a tirare appena si crea le condizioni: 6
GALEANDRO – Bomber: anche nel primo tempo, quando la squadra fa una fatuica enorme, si danna per farsi spazio. E nella ripresa, quando finalmente la manovra si sviluppa e arrivano palloni, lui è sempre pronto. Manca il gol in avvio, ma è al punto giusto per ribadire in rete il pallone dopo il palo centrato da Cori: 7
SYLLA – Inciampato: marcatura solida su di lui, che riesce poche volte a farsi spazio, ma quando si sgancia da Gorelli almeno arriva in area, anche se, a parte una conclusione, parata, non è incisivo come vorrebbe e paga anche un atteggiamento tattico poco favorevole agli attaccanti: 5.5
CORI (dall’8’st) – Lottatore: si sta avvicinando alla condizione e, soprattutto, a quanto serve alla squadra. Che aiuta a salire, facendo a sportellate quando serve, sporcando palloni, cercando la soluzione personale. Che va a sbattere sul palo, ma il gol, comunque, arriva: 6