Due gol non bastano, l'Entella rimonta e cala il poker
Al 32' Grigi avanti di due reti. Pesante l'espulsione di Pellegrini ancora sull'1-2
Due cartellini evitabili condizionano la ripresa. Nel 3-2 imbucata centrale e Liverani non impeccabile
CHIAVARI- Aiutare questa squadra subito. Senza se, senza ma, senza dilazioni. Non si può aspettare la fine del mercato. Lo ha detto anche Fabio Rebuffi, “nel momento cruciale, oggi, la differenza di qualità si è vista tutta“.
Visto che nel mese di gennaio le avversarie sono tutte di alta classifica, come l’Entella, anche di più, non c’è tempo da perdere, non c’è da tergiversare e vale per tutti i reparti, perché non può essere Gazoul il giocatore che aggiunge peso in attacco e a centrocampo le imbucate come quella da cui è nato il 3-2 si possono evitare, anzi si devono evitare, aggiungendo esperienza.
Se la salvezza è l’obiettivo, da qua alla fine si può anche diminuire il numero degli under in campo a favore degli over.
Due gol non bastano, l'Entella rimonta e cala il poker
Al 32' Grigi avanti di due reti. Pesante l'espulsione di Pellegrini ancora sull'1-2
LIVERANI – Infilato: nessuna colpa sulle prime due reti dell’Entella (caso mai qualche compagno dovrebbe chiedersi la facilità di andare al cross dell’ex Barlocco), ma sul terzo non è impeccabile, sembra arrivarci, poi la palla gli scivola via dalle mani, una dinamica che non è da lui e aumenta le paure, perché toglie certezze: 5.5
BALDI – Frenato: dalla sua parte agisce Barlocco, che più di altre aiuta la squadra a salire, con le sue progressioni e i cross in area. Una condizione che non gli permette, se non raramente, di sganciarsi in fase propositiva, come vorrebbe e potrebbe. E come servirebbe alla squadra, anche se ci prova: 5.5
RIZZO – (dal 42’st) Aggiunto: pochi minuti, senza lasciare il segno. Il tempo di vedere l’Entella arrotondare il punteggio: ng
CHECCHI – Altalenante: Una prestazione che sarebbe sufficiente e, però, ci sono due macchie. Lo spazio concesso a Merkaj nell’1-2 per girare in porta e il tocco di mano nel recupero, in area, che causa il rigore del poker ligure, oltre al cartellino giallo. La regia della linea arretrata dovrebbe essere più lucida e attenta: 5.5
BELLUCCI – Intermittente: si accende sulle palla alte nella prima mezzora, si spegna negli anticipi palla a terra, specie nella ripresa. Mostra indecisioni sui movimenti da fare che raccontano, anche, la poca abitudine alla gara vera (o, forse, giustificano questa poca abitudine): 5.5
NUNZELLA – Incerto: non bastano le progressioni nei primi 30′ se il resto è costellato da passaggi a vuoto, palloni persi in punti strategici, specie sulla trequarti d’attacco dell’Entella. A parte gli angoli, che toccano a lui, mette due palloni in area. Il resto è un inseguire gli avversarie, spesso facendosi superare: 5
NICHETTI – Suggeritore: la cosa più bella è la manovra del raddoppio, una ripartenza che poi Galeandro finalizza nel momento in cui le gerarchie della gara sembrano ben diverse da quelle dell’epilogo. Spesso si abbassa a fare il centrale aggiunto, ma il rischio, poi, è di trovarsi, come succede nella ripresa, con poca densità in mezzo: 6
SPERANZA – Confuso: il giudizio va dal 35′ del primo tempo in poi, perché prima ragiona, filtra, recupera palloni. Nella ripresa, quando la squadra si abbassa, anche troppo, fa ben poco per alzarla e, anzi, qualche giravolta superflua in mezzo aiuta gli avversari a recuperare palloni e ripartire: 5.5
LOMBARDI – (dal 42’st) Ininfluente: difficile che possa esserlo, però, con sette minuti a disposizione e un solo pallone dalle sue parti: ng
PELLEGRINI – Ingenuo: Sulla fascia è quello che ha più fisicità. Ma tutto scompare di fronte a due cartellini entrambi evitabili, uno a pochi secondi dall’intervallo, l’altro a metà ripresa con la squadra ancora in vantaggio. Tutti e due in zone del campo in cui gli interventi erano evitabili. Basterebbe essere lucidi, basterebbe non essere irruenti quando non serve, basterebbe ragionare per non mettere nei guai la squadra: 4.5
MARTIGNAGO – Determinato: ancora con tante sbavature da togliere, ma almeno in area va, si conquista un rigore, lo trasforma sotto il diluvio, cerca anche di giocare tra le linee anche se, nella ripresa, con la squadra troppo bassa, gli riesce molto meno e, però, il dispendio di energie è tanto: 6
GAZOUL – (dal 37’st) Isolato: non ci sono né il tempo, né le condizioni, per provare a incidere: ng
FILIP – Sfortunato: più utile in copertura che in fase di impostazione, però quando è l’Alessandria a dettare il gioco si fa coinvolgere, pur con qualche errore di troppo nella gestione dei pallone. L’infortunio (muscolare: si tempo uno stiramento) lo obbliga a lasciare il campo: 6
"Arrivi? Vediamo se si riuscirà prima del Gubbio"
Rebuffi: "Fino a quando siamo rimasti in 11 prestazione buona. Pellegrini? Ci ha penalizzati"
ROTA – (dal 15’st) Itinerante: cambia tre posizioni, anche per vie dall’inferiorità numerica, pochi sprazzi, molte ombre, poco peso: 5.5
GALEANDRO – Lottatore: l’ultimo ad arrendersi, dopo aver firmato l’illusione dell’impresa con un inserimento perfetto. Su di lui spesso l’Entella raddoppia, cerca spazi al tiro, e inserimenti in una retroguardia non impeccabile, specie quando Volpe sceglie la linea a tre. La sua conclusione, a risultato decisivo, che impegna De Lucia è il segnale che questo ragazzo è un punto fermo, ma attorno a lui si deve aggiungere: 6.5