Due gol non bastano, l'Entella rimonta e cala il poker
Al 32' Grigi avanti di due reti. Pesante l'espulsione di Pellegrini ancora sull'1-2
Rebuffi: "Fino a quando siamo rimasti in 11 prestazione buona. Pellegrini? Ci ha penalizzati"
CHIAVARI – Non si può durare 35 minuti. Non ci si può abbassare dopo aver subito una rete, perché la trasformazione dell’Alessandria, anzi l’involuzione, è iniziata già nel primo tempo.
“Differenza di qualità“, sostiene Fabio Rebuffi. Certo, in fondo, dopo oggi, ci sono 21 punti di divario tra le due squadre, quelli che per 34 minuti non si sono visti. “Per come avevamo preparato questa gara è stata la migliore interpretazione possibile, fino all’1-2. Abbiamo iniziato ad abbassarci quando Merkaj ha segnato, lo abbiamo fatto di più nella ripresa, quando Volpe ha cambiato il volto alla squadra con i cambi”.
Quello che, invece, il tecnico dell’Alessandria non può fare, cambiare. Anche se, conoscendo l’irruenza di Pellegrini, magari poco sostanziosa, ma sempre evidente, dopo il giallo nel recupero, sarebbe stato meglio sostituirlo. Magari era anche previsto, e l’infortunio a Filip ha obbligato a rivedere i piani, o forse, su quel terreno e sotto il diluvio, Ghiozzi è stato considerato troppo leggero. Di certo l’intervento a metacampo, dopo 21′, alzando il gomito, è figlio di inesperienza, di poca maturità, di tutti i limiti che un under si porta nel suo bagaglio, e che non elimina solo perché gioca titolare con frequenza, anche perché quella ‘promozione’ può essere figlia di mancanza di alternative. “Non so se il ragazzo non ha percepito l’arrivo dell’avversario e ha fatto quel movimento scorretto e non so quanto di volontario, o involontario, ci sia. Sicuramente – ammette anche il tecnico – è una ingenuità che abbiamo pagato a caro prezzo, perché contro un avversario come l’Entella l’inferiorità numerica diventa molto difficile da gestire”. Si è visto, in maniera netta.
Due gol non bastano, l'Entella rimonta e cala il poker
Al 32' Grigi avanti di due reti. Pesante l'espulsione di Pellegrini ancora sull'1-2
Che l’Alessandria debba essere aiutata è lampante. Come lo è non dover attendere troppo: è un mercato senza margini di errore, ma non per questo si deve stare fermi. “Vedremo in settimana se la rosa potrà già essere aiutata con l’arrivo di qualche giocatore. Ci stiamo provando”. Accelerare, adesso, è indispendabile, almeno per provare a restare a galla, visto che i risultati ‘a sorpresa’ li hanno fatti alcune rivali dirette. come la Vis Pesaro, che fino ad oggi aveva segnato 9 reti in 20 gare e ne fa 3 in 90′, al Fiorenzuola in crisi. O come la Fermana, che affonda il colpo in casa del Gubbio, prossima rivale dei Grigi. Il ritorno di Giorno, a centrocampo, è una strada, non la sola, e l’attacco ha bisogno di rinforzi, ma anche sulle corsie esterne è troppa la fatica e troppo poca la spinta.
Il secondo tempo incrina una delle poche certezze, Liverani. Anche se la traiettoria del tiro di Meazzi, per il 3-1, potrebbe essere stata in minima parte determinata da una deviazione. “La realtà è che abbiamo preso una imbucata centrale, Meazzi ha controllato, si è girato e ha calciato. Dalla panchina non posso dire se c’è stato un tocco: è stata una azione molto veloce, rivedrò le immagini, anche se sposta poco saperlo”.
Pellegrini, ingenuità pesanti. Interventi urgenti
Due cartellini evitabili condizionano la ripresa. Nel 3-2 imbucata centrale e Liverani non impeccabile
Sposterebbe di più evitare di lasciare così tanto spazio al trequartista ligure. “Fino al momento in cui siamo rimasti in dieci, la prestazione della squadra è stata buona. Vero, un po’ bassi nella ripresa, ma anche in altre gare era accaduto di avere un baricentro più basso, eppure di riuscire a ripartire. Anche oggi gli spazi c’erano, penso al nostro raddoppio – insiste il tecnico – nato da una palla riconquistata e da una transizione. Quando siamo rimasti in dieci, però, non lo abbiamo più fatto. Non abbiamo più avuto la forza di metterli in difficoltà: la partita si è complicata, per noi, nel momento in cui è stata in discesa per loro”.