Alessandria, manca solo il gol
Più Grigi che Fiorenzuola nello 0-0, due occasioni nella ripresa
L'ammonizione costa a Filip la gara con l'Olbia. Serve più freddezza e peso davanti
FIORENZUOLA – Ha ragione Fabio Rebuffi, il coraggio e la spensieratezza, che la classifica ancora ‘pesante’ non aiuta certo, avrebbe spostato gli equilibri in una gara in cui, dopo 15′ in balia dell’avversario, l’Alessandria è stata corta, equilibrata, ha fatto girare palla e occupato gli spazi. E’ mancata solo nella finalizzazione.
Che non è poco, anzi è tanto, perché i gol che non arrivano sono i punti che adesso mancano a premiare la crescita della squadra.
MARIETTA – Attento: Interventi impegnativi praticamente nessuno, un paio di conclusioni di Morello lo ‘graziano’ (anche se l’impressione è che potrebbe arrivarci), ma per il resto è una gara di ordinaria amministrazione, anche grazie al buon lavoro della difesa: 6
ROTA – Incisivo: fatica all’inizio, perché dalla sua parte c’è Morello con le sue accelerazioni. Cresce in sicurezza e precisione, è lui a uscire spesso palla al piede, recuperando palloni che potrebbero diventare pericolosi. Garanzia di utile sostanza: 6.5
BELLUCCI – Deciso: è la prima, in campionato, da titolare e, a parte qualche sbavatura in avvio, sulle palle alte vince il duello con Mastroianni e concede nulla anche a Scardina. Deve migliorare palla al piede: 6
SINI – Ragionatore: non si fa mai prendere dalla frenesia della giocata, c’è pulizia in ogni intervento, anche un angolo battuto bene nel primo tempo, che meriterebbe sorte migliore. Anticipi, ma anche rilanci per far salire la squadra: 6.5
NUNZELLA – Abbassato: con uno come Sartore, che ha accelerazione e cambio di passo, il suo contributo è, soprattutto, in copertura e non è neppure tanto facile. Quando tutta la squadra si alza, però, anche per lui c’è più libertà di qualche inserimento in fase offensiva: 6
NICHETTI – Tiratore: c’è da aggiustare la mira, ma almeno quando ha una palla al limite non esista mai a calciare in porta. Utile anche quando si abbassa per aiutare la difesa quando il Fiorenzuola prova ad aumentare la densità nell’area piccola. Da valutare il fastidio muscolare: 6
MIONIC (dal 17’st) – Altalenante: in poco più di mezzora di gioco alterna una discreta aggressività a qualche leggerezza da evitare in zone cruciali, perché potrebbero innescare la manovra avversaria: 5.5
SPERANZA – Onnipresente: le sue buone qualità di palleggio lo aiutano a vincere molti duelli in mezzo al campo, sfruttando la sua capacità di leggere le situazioni e non farsi quasi mai sorprendere, sia in interdizione, sia in costruzione: 6.5
RIZZO – Volenteroso: vorrebbe, e potrebbe, dare più spinta a destra e mettere in area qualche pallone da sfruttare. Ci prova, insiste, ma Oddi spesso riesce a limitarlo e, alla fine, il movimento è tanto, il peso in fase offensiva non come servirebbe: 6
LOMBARDI (dal 25’st) Determinato: l’impatto con la gara è di discreta intesnità, anche se con qualche pallone giocato con un po’ di precipitazione: ng
Alessandria, manca solo il gol
Più Grigi che Fiorenzuola nello 0-0, due occasioni nella ripresa
FILIP – Limitato: sarà per la stanchezza per gli impegni internazionali e per la botta al piede rimediata in Under 20, ma la sua fisicità non si sente (e servirebbe) e il cartellino gli costa la gara con l’Olbia: 5.5
GAZOUL – (dal 1’st) Aggressivo: alza l’intensità e, anche, aggiunge un po’ di imprevedibilità, si muove bene negli spazi stretti. Peccato per l’occasione al 49′ della ripresa: 6
GHIOZZI – Rapido: avviao un po’ rallentato, con qualche difficoltà di equilibrio e di controllo del pallonne. Meglio nella seconda parte del primo tempo e nel secondo, il duello con Sussi è tra i più intensi. Servirebbe qualche taglia dentro in più: 6
NEPI – Impalpabile: non è che non arrivino palloni nel primo tempo, ma bisogna saperli gestire, anche aiutando la squadra a salire. Non si discute l’impegno, ma la sostanza manca, e non c’è una solo conclusione, anche solo abbozzata: 5
MARTIGNAGO – (dal 1’st) Vivace: il suo ingresso cambia l’atteggiamento offensivo, anche per la sua capacità di giocare tra le linee, che obbliga al raddoppio di marcatura e libera spazi per i compagni. Su di lui il miracolo di Battaiola al 4′ di recupero, Poi Gazoul grazia il portiere: 6