Fermana – Alessandria, gli ex all’attacco
Fischnaller e Bunino con i marchigiani, Nepi in grigio
ALESSANDRIA – All’attacco, perché i punti incominciano a pesare tanto, per Alessandria e Fermana. All’attacco, perché è là davanti che c’è affollamento di ex.
In maglia grigia c’è Alessio Nepi, che è anche marchigiano di nascita (di Ancona) e a Fermo ha giocato 24 gare, realizzando 4 reti.
Con la squadra di Protti la coppia offensiva è spesso composta da Manuel Fischnaller e Cristian Bunino, e ‘Fisch’ è quello con la più lunga militanza, tre stagioni, 112 presenze, tra campionato e coppa, e 21 gol.
Oggi è il capocannoniere della Fermana, tre reti segnate in dieci giorni, con San Donato Tavarnelle, Rimini e Imolese. In dubbio per una botta rimediata contro la Carrarese, nell’ultimo turno ma recuperato e pronto per domenica.
Fisch contro i Grigi per la prima volta?
Non potevo assolutamente mancare questa partita. Importantissima per noi come per l’Alessandria. Sono bastati un paio di giorni, dopo Carrara, per tornare in gruppo. Ci sono e spero di giocare, la scelta spetta al mister, naturalmente.
Tre stagioni in un club sono molte: cosa c’è nell’amarcord alessandrino di Fischnaller?
C’è un mix di ricordi, alcuni straordinari, altri negativi. Fa parte del calcio, e non solo del calcio. Se penso al bello, dico Tim Cup, quella fantastica cavalcata, nel 2016, fino alla semifinale, una squadra di C, l’Alessandria, con le big del calcio italiano e internazionale, Milan, Juventus e Inter. Una impresa come quella è irripetibile, e noi, i miei compagni ed io, possiamo dire di averla vissuta, insieme alla gente.
Un anno dopo, però, la B mancata, dopo aver avuto 11 punti di vantaggio..
In tanti, nelle piazze in cui ho giocato dopo, e anche gli avversari, mi hanno sempre chiesto cosa era successo. Non ho mai saputo dare una risposta, perché per me resta inspiegabile. Ho letto e ascoltato tante ricostruzioni, da dentro, dove ho vissuto quell’annata, ribadisco che una spiegazione non sono riuscito a darmela. E’ il bello, in questo caso il brutto, del calcio, dove non sempre si riesce a trovare una ragione. Ricordo la rabbia della gente, che è stata con noi anche nei playoff, fino alla finale: Alessandria meritava di andare in B quell’anno, perché non ce l’ha fatta, però, resta un punto interrogativo anche per me.
In B i Grigi sono arrivati quattro anni dopo. E Fischnaller la stagione scorsa
Premessa: mi sarebbe piaciuto arrivarci in maglia grigia e sono stato felice per la promozione, nel 2021. Credo che sia la categoria per una piazza come Alessandria, dove il calcio è centrale. La promozione del SudTirol è stata una impresa non pronosticata: c’erano squadroni, nel nostro girone, attrezzati per vincere. Noi ci siamo compattati e il gruppo ha amplificato i valori dei singoli: la B, storica, è assolutamente meritata. Spiace non averla potuta vivere, ma anche questo è il calcio e io sono grato alla Fermana per avermi scelto e avermi dato l’opportunità di rimettermi in gioco.
Fermana e Alessandria, due storie opposte in questo primo terzo di campionato
Anche la Fermana è partita dopo, quando c’è stata la certezza della riammissione. Nelle ultime ore di mercato sono stati aggiunti elementi di valore per la categoria: siamo partiti bene, è vero, anche grazie all’entusiasmo e alla voglia di dimostrare che in C ci possiamo stare. Qualche risultato negativo ci ha un po’ condizionati: stiamo attraversando un periodo in cui raccogliamo meno rispetto al gioco, penso ai punti sfumati, nel finale, contro Rimini e Imolese. Ne mancano almeno un paio, anche di più. E’ normale che, quando la classifica non si sblocca, subentra un po’ di paura, anche se i passaggi negativi possono essere fisiologici in una squadra rimodellata, che ha l’obiettivo di salvarsi. Però, insisto, la Fermana ha identità e gioco, deve solo sbloccarsi.
L’Alessandri ha fatto un percorso inverso: all’inizio sconfitte, poi gli uomini, in campo, hanno iniziato a riconoscersi e avere una identità. Adesso i risultati hanno dato fiducia e consapevolezza. Mi aspetto una avversaria giovane, con energia, che ha il nostro stesso obiettivo. Se mi fa effetto vedere i Grigi a giocarsi la conferma in C? Un po’, certo, pensandoli in B fino a pochi mesi fa: non conosco le vicende societarie, credo che la salvezza potrà essere l’inizio di una nuova scalata.
Che partita sarà domenica?
Molto difficile: per noi conterà andare oltre i timori che la classifica e il periodo negativo possono alimentare. E’ una scelta obbligata per ribattere a una avversaria che ha entusiasmo, ha corsa, ha il contributo di alcuni esperti. A rompere l’equilibrio, per l’una o per l’altra, penso che sarà un episodio, come spesso succede quando il valore dei punti va oltre i 90 minuti.