Petrone? “Alessandria? Una piazza in cui si deve solo fare bene”
L'allenatore: "Mi ha sempre attirato. Per ora, però, nessuna comunicazione ufficiale"
OLBIA – Era il 2015, la prima volta in cui Mario Petrone, l’allenatore della Coppa Italia vinta dal Bassano, era stato accostato all’Alessandria. “E’ una piazza che mi ha sempre attirato. Una di quelle in cui un allenatore sogna di poter fare il suo mestiere“. A distanza di sette anni il tecnico campano è molto più vicino di quando l’allora ds Giuseppe Magalini lo aveva inserito nella ‘rosa’ dei candidati, ma senza sviluppi.
“Il mio nome accostato ai Grigi? Sarebbe bellissimo, non ho però, a oggi, indicazioni di sviluppi”. Però lei è un candidato in caso di passaggio di proprietà? “Ho conosciuto e ho parlato, in passato con Luca Di Masi, una persona perbene. Non ho nessuna comunicazione ufficiale che, in questo momento, mi riguardi. Resto in attesa. Dico solo che Alessandria è una piazza in cui bisogna fare molto bene“.
A inizio 2022 Petrone è rientrato dall’esperienza in Honduras ed Ecuador. “La voglia di tornare ad allenare in Italia è tanta, anche se questi campionati all’estero mi hanno dato tantissimo. Ho visto molte partite di C, in tutti i gironi”.
Ha visto, di recente, i Grigi? “Sì, la partita di lunedì con la Reggiana“. Al Moccagatta? “No, in tv: vivo a Olbia, dove ho una associazione che si occupa di inclusione per bambini, ragazzi, adulti e persone con disabilità”. Si sente pronto a una chiamata? “Si deve essere sempre pronti. All’Alessandria c’è un amico, il ds Massimo Cerri“.