Alessandria - Monza: altri tre gol. Così proprio non va
Un autogol sblocca la gara. Grigi inconsistenti nella ripresa. Eurogol di Ciurria e Gytkjaer al 45'
Longo ha fiducia nell'attacante. "Questo è il momento in cui la squadra fa più fatica". Parodi out a Terni
ALESSANDRIA – Li ha sentiti anche Moreno Longo i fischi al 25′ della ripresa, per accompagnare l’uscita dal campo di Michele Marconi sostituito da Riccardo Chiarello.
La sintesi di un giudizio, non solo nella gara con il Monza, sull’attaccante, che avrebbe dovuto garantire la doppia cifra, perché in B lo ha fatto nelle ultime due stagioni, e, invece l’Alessandria ha un evidente problema a finalizzare, soprattutto da parte di chi dovrebbe farlo ‘di mestiere’.
Non è solo un deficit in fase offensiva, ci sono anche le troppe reti subite, 6 in 180 minuti (contro nessuna segnata negli ultimi 270′) numero altrettanto pesante. Ma il tecnico non lascia mai nessuno da solo sul banco degli imputati, anzi rilancia. “Michele segnerà gol molto pesanti per i nostri obiettivi e anche chi lo ha fischiato dovrà ricredersi. Io ne sono assolutamente sicuro e ho molta fiducia nel giocatore. Che, in questa stagione, ne ha passate tante: è arrivato in gruppo senza la preparazione perché, di fatto ,l’ha saltata, la squalifica prima tolta e poi confermata è stato come stare fuori non dieci ma venti gare. Aggiungo gli ultimi acciacchi. Però sono sicuro che ci aiuterà molto”. Le qualità, indubbiamente le ha,però fino ad ora sono state troppo nascoste proprio nella squadra che l’ha voluto, l’operazione più importante e onerosa del mercato, e finora ben poco ha avuto da lui.
Alessandria - Monza: altri tre gol. Così proprio non va
Un autogol sblocca la gara. Grigi inconsistenti nella ripresa. Eurogol di Ciurria e Gytkjaer al 45'
Non solo zero gol da chi per mestiere dovrebbe garantirli, ma anche troppi cartellini, e per un gruppo con rotazioni limitate le squalifiche pesano molto. A Terni non ci sarà Luca Parodi: dopo un girone intero in diffda, dribblando le ammonizioni, quella fatale l’ha presa non giocando, ma seduto, anzi alzato, in panchina. Ha protestato e Camplone, l’arbitro, gli ha mostrato il giallo per il suo comportamento, togliendo una soluzione per Terni a Longo, che già non ne ha molte.
Così Casarini potrebbe giocare ancora in quella posizione posizione, che ha convinto Longo. “Ha fatto una gara di sostanza, con una sbavatura solo nell’azione del raddoppio monzese che, comunque, è un eurogol di Ciurria, Io non ho visto Federico in difficoltà, anzi, l’ho visto attento E, comunque, è un ruolo che sa fare: in fase di non possesso ci siamo schierati con un 4-2-3-1 e lui spesso è il nostro ‘braccino’ di sinistra”. Convinto della sua scelta, Longo, “il motivo di Casarini in quella posizione è, anche, perché chi avrebbe dovuto giocare aveva problemi”. Il riferimento è a Parodi, che già prima della trasferta a Frosinone era stato in dubbio.
Il punteggio è molto severo. “Il primo tempo è stato equilibrato, siamo riusciti a limitare la grande qualità del Monza. Prima dell’episodio, nel finale, dell’autogol, abbiamo sbagliato troppo megli ultimi 20 – 25 metri“. Ed è sempre la qualità a fare la differenza: i Grigi hanno contenuto quella degli uomini di Stroppa fino a che hanno potuto, ma non ne hanno avuta per rientrare in partita.
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“A inizio ripresa una decina di minuti a buona intensità, con il palo di Milanese. Sul ribaltamento il gran gol di Ciurria, che nasce da una leggerrezza nostra nella gestione della palla, ma appartine ai colpi di giocatori che possono cambiare la partita con una giocata”. Ciò che, è evidente, manca all’Alessandria.
“Non mi è piaciuto lo scoramento che ho visto nella squadra sotto di due gol: non deve succedere, perché le partite sono sempre aperte, ma se si rinuncia a cercare l’episodio per rimettersi in gioco non va bene, è un atteggiamento che non voglio. L’episodio bisogna sempre costruirselo, non restare passivi”.
Al di là della superiorità del Monza, l’Alessandria è nel momento più difficile quando invece dovrebbe provare, se non a correre, almeno a camminare in classifica. “Questo è il periodo in cui facciamo più fatica, è evidente: la squadra ha speso tantissimo per restare attaccata a questa posizione, e alla possibilità di lottare per il nostro obiettivo, e giocando ogni tre giorni le rose meno ampie la pagano nei confronti di chi ha più scelte. E’ una situazione che conosco, che conosciamo da tempo: adesso, però, mettiamo positività nella testa, quella che non ho più visto dopo il 2-0, e proviamo a prendere punti a Terni. Poi la sosta ci aiuterà a recuperare, anche giocatori, per giocarci tutto nelle ultime sette gare”. Possibilmente tornando a segnare, e senza dimenticare, però, che al mercato di gennaio questa rosa ha chiuso con un ‘-1’ (Arrighini) rispetto alla prima parte della campionato.