“Servono tre casse di esondazione per mettere in sicurezza la città”
A dirlo è il dirigente Aipo dell'area alessandrina che sta portando a termine le ultime opere sul nodo idraulico alessandrino, sul rio Loreto. "Ma per mettere davvero in sicurezza la città da una piena come quella del '94 servono casse di esondazione tra Asti e Alessandria". Penna di Sel chiede informazioni in materia al sindaco
A dirlo è il dirigente Aipo dell'area alessandrina che sta portando a termine le ultime opere sul nodo idraulico alessandrino, sul rio Loreto. "Ma per mettere davvero in sicurezza la città da una piena come quella del '94 servono casse di esondazione tra Asti e Alessandria". Penna di Sel chiede informazioni in materia al sindaco
La soluzione di casse di esondazione, per la precisione tre, previste a valle di Asti e prima dell’abitato di Alessandria è stata indicata all’interno di un convegno-dibattito che si è tenuto proprio negli scorsi giorni in occasione della ricorrenza del ’94. Sembra infatti che per completare le opere previste dal Pai e dal Piano Stralcio 45, manchino le tre casse di esondazione che, secondo studi del medesimo Aipo, in caso di piena sarebbero in grado di contenere a monte dell’abitato di Alessandria circa 600 metri cubi al secondo. Questo è quanto riporta il presidente del gruppo consiliare di Sinistra Ecologia e Libertà, Renzo Penna, che sul tema ha formulato un’interpellanza rivolgendosi all’amministrazione comunale sulle intenzioni per il futuro.
Il Dirigente Aipo dell’area di Alessandria, in riferimento alla fattibilità delle casse di laminazione ha, in particolare, sostenuto la loro fattibilità, ma ha anche evidenziato le difficoltà realizzative e i costi, a suo giudizio, eccessivi. Tutti gli studi fatti e le stime prodotte in merito alla portata della piena dell’alluvione del 6 novembre 1994, nel tratto di Alessandria, coincidono nel ritenere tale portata massima sicuramente superiore a 4000 metri cubi al secondo; “risulta di conseguenza evidente che la sicurezza della città e dei territori a valle dell’abitato, di fronte al ripetersi di un evento analogo, è effettivamente garantita solo con la realizzazione delle previste casse di esondazione”.
Renzo Penna chiede pertanto che “iniziative l’amministrazione intende assumere affinché tutte le opere previste dal Pai e dal Ps45 per ridurre i rischi e mettere in sicurezza il nodo idraulico di Alessandria siano realizzate” e anche “quali verifiche intenda fare con i responsabili Aipo per superare le difficoltà sin qui avanzate dal dirigente dell’area alessandrina e rendere possibile la realizzazione delle tre casse di esondazione previste a valle di Asti e prima dell’abitato di Alessandria”.