Dermatite nodulare: Coldiretti e Asl uniti per la filiera zootecnica

ALESSANDRIA – Si è tenuto un importante incontro organizzato da Coldiretti Alessandria con la partecipazione dei Servizi Veterinari dell’Asl Al per affrontare l’emergenza legata alla dermatite nodulare contagiosa (Lumpy Skin Disease).

La malattia, tornata a preoccupare il comparto zootecnico con nuovi focolai in Sardegna, un caso nel Mantovano e uno in Alta Savoia (Francia), sta mettendo a dura prova le aziende, già fragili per le recenti crisi economiche e le nuove norme di settore.

Dermatite nodulare contagiosa: la situazione sanitaria

Secondo gli esperti, la dermatite nodulare contagiosa è una malattia virale che si trasmette principalmente attraverso insetti ematofagi come zanzare, mosche e zecche. Non è trasmissibile all’uomo, ma può avere effetti gravi sui bovini: febbre, noduli cutanei, lacrimazione, scolo nasale, zoppia e, nei casi più gravi, aborto nelle bovine gravide.

Nell’attesa di vaccini efficaci, l’arma principale resta la prevenzione. Il Ministero della Salute raccomanda di limitare gli accessi in stalla, disinfettare veicoli e attrezzature, isolare i nuovi capi e monitorare costantemente la salute degli animali.

Il Presidente Mauro Bianco ha sottolineato l’urgenza di un sostegno adeguato: “Serve un’azione forte per accompagnare le imprese e fronteggiare l’emergenza, anche alla luce del cambiamento climatico che favorisce la diffusione di parassiti prima sconosciuti sul nostro territorio”. Il Direttore Roberto Bianco ha ribadito l’importanza di un lavoro di squadra lungo tutta la filiera: “Senza zootecnia non c’è agricoltura di qualità. Collaborare è essenziale per dare risposte concrete ai cittadini”.

L’incontro ha rappresentato un momento di confronto fondamentale per aggiornare gli allevatori e valutare strategie di contenimento, con l’obiettivo di garantire continuità e sostenibilità economica a una filiera che produce carne di qualità e risponde a una domanda mondiale in crescita.