Nel segno dei Grigi. La festa di oggi, per progettare l’Eccellenza
La giornata speciale raccontata per immagini: dal corteo alla gara, dalle premiazioni al Moccagatta ai cori all'Europa
ALESSANDRIA – Inizia con un corteo, della gente grigia, e chi è già dentro lo stadio sente i cori, le voci, i tamburi, le tante sfumature della passione.
Continua in un Moccagatta vestito a festa, in cui compare uno striscione, “Alessandria”, e la bandiera con il volto di Geppo. Basterebbe questo per fare un pieno di emozioni. Ma c’è ancora molto altro: c’è Andrea Servili che consegna a Museo Grigio la maglia indossata il 18 febbraio 2012 contro il Rimini, partita del centenario.
C’è il passillo d’onore che gli ospiti fanno ai campioni.
C’è la squadra, con tutto lo staff, che vanno sotto la Nord e compare lo striscione “Grazie Ragazzi”.
C’è la tifoseria, numerosa, della Gaviese che rende omaggio a Geppo e a Matteo Gastaldo, il vigile del fuoco morto nell’esplosione, che tifava Gavi e Grigi (e Toro), “Questa partita la dedichiamo a te, orgoglio gaviese ed eroe nazionale“, e i fiori delle due società, e un altro striscione per Geppo.
I gol, le coppe, la gente
C’è la partita, con la doppietta di Tozzi, c’è la sfilata del settore giovanile, ci sono le premiazioni, Under 19 e prima squadra e la scelta di unirle è un altro bel messaggio a tanti giovani.
C’è la gente sul tappeto verde del Moccagatta che fa foto e chiede autografi, e vuole, in ogni modo, rendere questo giorno per sempre.
Ci sono i cori, i fumogeni, anche le birre e le salamelle all’Europa.
Il futuro della FC è adesso
Cala il sipario sulla stagione della ripartenza. Da oggi inizia quella del consolidamento: i due gruppi, interessati a entrare nella compagine societaria, ieri allo stadio, abbiano sempre ben chiaro in testa il patrimonio rappresentato dai Grigi e dalla loro gente.
(fotogallery Ilaria Cutuli)