Delitto di Solero, Giovanni Salamone ha tentato il suicidio in carcere
ALESSANDRIA - Venerdì sera, Giovanni Salamone, 61 anni, accusato di aver ucciso la moglie Patrizia Russo, ha tentato di togliersi…
SOLERO – Giovanni Salamone, 61 anni, accusato di aver ucciso la moglie Patrizia Russo, 53enne, nell’abitazione di via Cavoli con una serie di fendenti (almeno sette o otto), verrà processato davanti alla Corte d’Assise di Alessandria. Il processo inizierà il 14 aprile. La Procura, che ha chiesto il giudizio immediato, contesta al 61enne l’omicidio volontario aggravato dall’averlo commesso contro la coniuge e per futili motivi. Il delitto, il 16 ottobre 2024.
Delitto di Solero, Giovanni Salamone ha tentato il suicidio in carcere
ALESSANDRIA - Venerdì sera, Giovanni Salamone, 61 anni, accusato di aver ucciso la moglie Patrizia Russo, ha tentato di togliersi…
Secondo il pubblico ministero, Salamone colpì la moglie ripetutamente al torace e alla schiena, con un coltello da cucina, sentendosi ‘preso in giro’ dalla donna in relazione alla mancata restituzione di 5 mila euro.
L’uomo è difeso dagli avvocati Elisabetta Angeleri e Gianfranco Foglino, del foro di Alessandria.
Una contestazione, quella dell’aggravante per futili motivi, che la difesa intende contestare fermamente. Dopo i primissimi momenti in cui Salamone, sotto shock, pronunciò parole sul denaro, precisò di non aver avuto alcun motivo per commettere un gesto simile. E in tanti, tra amici e parenti, sostengono come tra i due non ci fossero mai stati litigi, nessuno li aveva mai visti discutere: ‘Era una coppia affiatata, si volevano bene’, è la testimonianza univoca.
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Ciò che invece emergerebbe, è il forte stato di depressione in cui era piombato il 61enne. Uno stato psicologico molto sofferto, dettato probabilmente dall’aver ricevuto delle cartelle esattoriali per un debito che si aggirava sui 38 mila euro. Oltre a quello, l’uomo ha dovuto affrontare un procedimento penale ‘assolutamente infondato’ per ricettazione di arance. Ad accusarlo era stato il figlio di un suo ex socio: un procedimento ad Agrigento che si era chiuso già in fase predibattimentale con il proscioglimento.
Potrebbero essere stati questi fattori ad aver scatenato in lui quello stato di forte malessere che lo aveva portato a chiudersi sempre più in se stesso.
Salamone con la moglie
A tal punto che qualcosa nella sua mente deve essersi spezzato. Dopo aver passato due notti insonni, disturbato da un suono martellante nelle orecchie, il 16 ottobre si è alzato dal letto e ha inferto i colpi mortali alla moglie.
Perché lo ha fatto? Al momento, un perché sembra proprio non esserci.
Eppure, verso le 5.30, Salamone ha impugnato un coltello e ha inferto colpi risultati mortali alla sua compagna. Poi, l’uomo si è cambiato e ha chiamato i Carabinieri per consegnarsi.
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Quando è stata aggredita, Patrizia Russo era ancora a letto, probabilmente addormentata.