Amag, la risposta del Pd: “La Lega è la responsabile del declino”
Il segretario Antinucci e l’assessore Laguzzi attaccano la gestione del Carroccio e difendono le scelte della Giunta Abonante
ALESSANDRIA – Il Partito Democratico di Alessandria risponde duramente alle accuse della Lega sulla gestione di Amag. Ribaltando così le responsabilità sulla situazione attuale del Gruppo. Il segretario cittadino Rapisardo Antinucci e l’assessore alle Partecipate Giorgio Laguzzi puntano infatti il dito contro le scelte operate tra il 2020 e il 2022. Ritenendole la causa principale del deterioramento finanziario della multiutility.
«Sentire parlare di gestione drammatica e svendita degli asset da parte della Lega, che con le sue scelte ha fortemente indebolito il Gruppo Amag, è un assurdo ribaltamento della realtà», dichiarano Antinucci e Laguzzi. «La situazione attuale è diretta conseguenza della mancata riassegnazione degli utili derivanti dalla cessione dell’80% di Alegas. Operata dalla giunta leghista. Se quei milioni fossero stati reinvestiti nell’azienda, oggi Amag sarebbe più solida. E offrirebbe maggiori garanzie alle lavoratrici e ai lavoratori, che ora la Lega finge di difendere».
Secondo i ‘dem’, “la precedente Amministrazione non solo non ha portato avanti un piano concreto sulla raccolta rifiuti. Ma ha anche lasciato scoperte le necessità di investimento nelle Reti Gas. Aggravando la situazione finanziaria della multiutility”.
Amag e le scelte della Giunta Abonante
L’assessore Laguzzi difende l’operato dell’attuale Giunta. «Abbiamo dovuto raddrizzare una gestione fallimentare e adottare scelte strategiche per rafforzare Amag. Mettere a gara alcuni servizi e cedere parte dell’azionariato societario non significa svendere, ma garantire investimenti e stabilità occupazionale».
Il Pd ribadisce inoltre “il pieno reinvestimento dei proventi delle cessioni all’interno del Gruppo. Con particolare attenzione alla raccolta rifiuti e al settore idrico, per rispettare gli obiettivi imposti da Egato6“.
Il rapporto con Novi e le tensioni politiche
Infine, i vertici democratici alessandrini evidenziano il rischio di una contrapposizione tra le amministrazioni di Alessandria e Novi Ligure. Lasciando intendere che la Lega possa aver tentato di ostacolare il processo di aggregazione tra le due città.
«I sindaci Abonante e Muliere hanno avviato un percorso sinergico per la gestione del servizio idrico. Ci chiediamo se la Lega alessandrina non abbia remato contro, cercando di creare divisioni tra le due amministrazioni», concludono Antinucci e Laguzzi.