Scongiurati i tagli alla Polfer nelle stazioni di Alessandria e Novi
Dopo un acceso confronto con i sindacati, sospesi i cambiamenti previsti per i prossimi tre mesi. Resta alta l’attenzione sulle risorse
ALESSANDRIA – Vittoria dei sindacati di polizia nella battaglia contro i tagli alla vigilanza nelle stazioni di Alessandria e Novi Ligure. Durante una riunione straordinaria tenutasi il 30 dicembre presso la Sezione Polizia Ferroviaria di Alessandria, le organizzazioni sindacali Siulp, Sap, Siap, Coisp, Fsp e Silp Cgil sono riuscite a ottenere la sospensione dei tagli per i prossimi tre mesi. Avviando una fase di analisi sulle reali necessità del territorio.
L’allarme dei sindacati
I rappresentanti sindacali hanno contestato con fermezza il piano di riassetto organizzativo regionale, proposto dalla Dirigente del Compartimento PolFer Piemonte e Valle d’Aosta. Un piano che avrebbe razionalizzato la spesa pubblica a scapito della sicurezza.
“Ridurre le ore di vigilanza significa compromettere gli elevati standard di sicurezza garantiti da realtà virtuose come le stazioni di Alessandria e Novi Ligure”, hanno dichiarato i sindacati.
Con un organico già ridotto di 10 unità ad Alessandria, il rischio di lasciare territori strategici scoperti è una minaccia concreta. “La chiusura dei posti Polfer di Acqui Terme, Casale Monferrato, Arquata Scrivia e Tortona nel 2017 ha già avuto conseguenze devastanti. Non possiamo permettere che situazioni simili si ripetano”.
La risposta delle istituzioni
La Dirigenza PolFer, di fronte alla determinazione dei sindacati e alle preoccupazioni sollevate, ha proposto un lieve incremento delle risorse, giudicato però insufficiente dai rappresentanti del personale. In alternativa, i sindacati hanno chiesto e ottenuto la sospensione dei tagli per tre mesi. Durante i quali sarà condotta una valutazione approfondita delle esigenze locali.
“La sicurezza dei cittadini e degli operatori di polizia non può essere messa in secondo piano”, hanno affermato i sindacati al termine della riunione.