I Supereroi in visita all'Infantile di Alessandria
ALESSANDRIA – Albanese. Certo: la bambina di due anni e mezzo che ha ingerito acido muriatico e che è stata salvata grazie a un intervento chirurgico all’ospedale infantile di Alessandria è albanese.
Dunque, che problema c’è a scriverlo? L’acido muriatico è corrosivo a ogni latitudine, e un bimbo piccolo è incauto tanto a Roma quanto a Mombasa, a Bruxelles come a Rio de Janeiro.
Se nell’articolo pubblicato ieri su questo sito abbiamo evidenziato che la bambina protagonista della vicenda è albanese, non è stato certo per additarla o per considerare la nazionalità un’aggravante (di cosa poi?), ma per spiegare che risiede in un Paese dove, ai suoi famigliari, hanno consigliato il trasferimento in Italia per effettuare un intervento chirurgico salva-vita.
Intervento che, in effetti, grazie anche a una zia residente da tempo nella nostra provincia, è stato effettuato ad Alessandria.
La notizia sta nel fatto che l’ospedale infantile Cesare Arrigo è all’avanguardia, tanto che qui si rivolgono anche pazienti da oltre confine. L’augurio è che chi ha commentato sui social con tanta solerzia, di fatto accusandoci di discriminazione, sia semplicemente un lettore distratto.
Diversamente sarebbe un problema. Non di razzismo, ma di cultura (o di comprensione del testo).