Coldiretti: "Servono fatti concreti per sostenere gli agricoltori europei"
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ALESSANDRIA – La sfida tra Dieta Mediterranea e cibo ultra-trasformato si intensifica, con un crescente allarme tra i genitori italiani. Secondo il Rapporto Coldiretti/Censis, presentato al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, ben l’82% delle famiglie chiede un piano pubblico per combattere la dipendenza dei giovani da energy drinks, merendine e altri alimenti altamente processati. Una battaglia cruciale che coinvolge non solo le famiglie, ma anche esperti del settore medico-scientifico e istituzioni.
Nel contesto del Forum, due tavole contrapposte hanno messo in evidenza le differenze tra il cibo naturale, simbolo della Dieta Mediterranea, e i prodotti ultra-trasformati. I genitori italiani vedono nella Dieta Mediterranea un modello alimentare equilibrato e sostenibile, ma il consumo di junk food tra i giovani è in crescita. Secondo i dati, quasi un genitore su due (48%) ammette che i propri figli scelgono cibi ultra-trasformati non appena ne hanno l’occasione.
Il presidente di Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco, ha sottolineato l’importanza di un approccio educativo. “È fondamentale aumentare le ore di educazione alimentare nelle scuole e sensibilizzare sui pericoli dei cibi ultra-trasformati”, ha dichiarato. Tra le proposte avanzate:
Il rapporto evidenzia il fallimento delle politiche coercitive adottate da alcune famiglie, con il 37% che ha imposto divieti senza risultati significativi. Per questo motivo, oltre l’80% delle famiglie sostiene la necessità di una campagna educativa capillare, dalla scuola ai social media, per promuovere una corretta alimentazione.
Un esempio concreto arriva dal progetto “Educazione alla Campagna Amica”, promosso da Coldiretti nelle scuole italiane. Ogni anno, coinvolge oltre 500.000 bambini, con l’obiettivo di creare consumatori consapevoli e valorizzare i principi della Dieta Mediterranea. “Solo nello scorso anno scolastico, oltre 2.000 studenti della provincia di Alessandria hanno partecipato al progetto”, ha dichiarato Roberto Bianco, direttore di Coldiretti Alessandria.
Il fenomeno dei cibi ultra-trasformati rappresenta una minaccia non solo per la salute dei giovani, ma anche per l’equilibrio ambientale. “Questo tipo di alimentazione, sviluppata in laboratorio, rischia di aprire la strada al cibo artificiale, un’ulteriore sfida per il futuro”, ha concluso Bianco.
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