FC Alessandria riparte da Merlo, Ammirata e Servili
Questa sera il primo allenamento. "Mercato? Prima un confronto con ognuno dei giocatori, poi valuteremo. Qualche innesto ci sarà"
ALESSANDRIA – Confessa, Alberto Merlo di aver dormito “solo un paio di ore stanotte, dopo il colloquio con la società“. Tornare al Moccagatta, 27 anni dopo gli dà emozione. “Soprattutto brividi. Ecco, questa parola è la sintesi di tutte le sensazioni che ho provato percorrendo il corridoio degli spogliatoi e poi entrando in campo”.
La dirigenza ha scelto lui per la società in cui, tocca al club manager Luca Davini sottolinearlo, “tutti vogliamo un obiettivo finale, non ci nascondiamo. Abbiamo scelto un allenatore di grande esperienza, professionalità e conoscenza del calcio dilettantistico e lo abbiamo trovato motivato e coinvolto“.
Un momento “delicato e importante”, ma le prime parole sono per Mattia Greco, “un ringraziamento per la passione, la competenza, l’impegno che ha messo, fin dal primo giorno. Lui e il suo staff””. La decisione di ieri sera è stata “difficile e anche dolorosa“.
Non a caldo, spiega il dg Lorenzo Mandrino, “già da tre o quattro settimane c’era un confronto con il mister per provare a migliorare. I risultati negativi degli ultimi due turni non sono stati l’unico motivo”.
Perché Alberto Merlo e Maurizio Ammirata, il vice? E Andrea Servili, che torna finalmente nella sua ‘casa’? “Pensiamo che siano le persone giuste per proseguire questo viaggio, che ci deve portare al traguardo. Alberto Merlo ha leadership, Maurizio Ammirata è il suo collaboratore fidato e Andrea Servili è un grigio per sempre“.
La notte insonne
Alberto Merlo torna nello stadio dove è iniziata la sua storia nel calcio. “Esperienza molto formativa, io volevo iniziare anche se ero determinato a fare l’allenatore, come è successo dalla stagione successiva. Quando l’Alessandria mi ha chiamato, due giorni fa, ho pensato che, due settimane prima ero uscito con una lacrima dallo spogliatoio del Fossano e adesso entro nella storia. Perché questa è la ‘Piazza’ per eccellenza“.
Dopo il colloquio di ieri confessa di aver dormito poco “C’è solo da essere felici per una opportunità come questa. Felici e responsabili, perché inutile nasconderlo, qui si deve vincere. Almeno provare a farlo”.
Questa mattina la prima telefonata è stata con Mattia Greco. “Perché io rispetto al massimo il lavoro di chi mi ha preceduto e mi confronto. Mattia mi ha detto che troverò un gruppo bellissimo. Io gli ho risposto che so bene cosa prova, perché è toccato a me quindici giorni fa: gli auguro di avere una occasione come quella che ho io adesso”.
Molti giocatori li ha allenati, altri li ha affrontati da avversari. “Li conosco quasi tutti, parlerò con ognuno di loro già questa sera. A me piace essere trasparente. Il mercato? Bisogna valutare attentamente, perché gli innesti devono essere mirati e necessari. Il tempo non è molto: abbiamo una partita fondamentale domenica, da vincere, almeno da muovere la classifica, e, al tempo stesso, conoscere ognuno e capire cosa mi può dare”.
Innesti imminenti? “Un passo alla volta, pur con il tempo molto stretto. Qualcosa in attacco arriverà, perché questa è una squadra che subisce poco, ma ha segnato un numero non alto di gol. E’ la conoscenza che mi dice cosa ci è più utile”. Oltre a Ventre qualcuno seguirà Merlo da Fossano? “Prematuro dirlo adesso, di certo se ci sono giocatori che vogliono uscire, il Fossano non li trattiene”.
Vale anche per i Grigi? “Credo che sia una regola corretta: è inutile non far partire chi, per ragioni diverse, vuole cambiare. Io voglio giocatori convinti che, per 10 come per 90 minuti, possono essere fondamentali”.
“E poi – insiste Merlo – noi abbiamo un giocatore fuori categoria, che nessuno ha, anche tra i professionisti: la gente, i tifosi, la Curva. Per queste persone, se possibile, un impegno ancora più grande”
L’idea tattica? “I numeri vanno sempre riempiti di contenuti e interpreti. Solitamente preferisco, dietro, la linea a tre, ma la FC ha sempre giocato a quattro e non è il caso di rivoluzionare. Di più non fatemi dire, perché so che Raimondi ascolta la conferenza stampa e n on voglio dare vantaggi alla sua Arquatese”.
Finalmente al Moccagatta
Maurizio Ammirata, il vice fedelissimo, realizza un sogno. “Al Moccagatta sono entrato tante volte. In C senza fare risultati con le squadre che allenavo, con le giovanili con tanti successi. Se il mister ha dormito poco, immaginate la mia agitazione quando mi ha comunicato che c’era questa opportunità“.
Ma l’emozione che toglie il fiato e la voce è di Andrea Servili. “Quando il direttore mi ha cercato per farmi la proposta mi veniva quasi da piangere. Qui io mi sento a casa, non vedo l’0ora di iniziare la mia 17esima stagione“. E di sentire, dalla Nord, il coro “e Servili ce l’abbiamo noi”. Di nuovo, final,ente