Annata agraria 2024: difficoltà per l’agricoltura in Piemonte e nell’Alessandrino
Registrato un forte calo delle produzioni agricole e zootecniche. L'associazione chiede azioni urgenti per sostenere il settore in un contesto di costi in aumento e crisi climatica
TORINO – Il 2024 si conferma un anno difficile per l’agricoltura in Piemonte e provincia di Alessandria. Secondo i dati presentati da Confagricoltura Piemonte, l’annata è stata segnata da eventi atmosferici estremi e costi crescenti, aggravati dall’incertezza del contesto internazionale.
Il rapporto, diffuso in occasione della tradizionale chiusura dell’annata agraria di San Martino, evidenzia problematiche che impattano pesantemente il comparto agricolo regionale e provinciale.
Clima: piogge anomale e ritardi produttivi
Come descritto da Federico Spanna, della sezione agrometeorologica, le piogge intense, concentrate in primavera e autunno, hanno compromesso le colture con ritardi nella semina e problemi fitosanitari. Il 2024 è stato classificato tra le annate caldo-umide, con un significativo aumento dei giorni piovosi e livelli di precipitazioni ben oltre la media storica. A Castelletto d’Orba, ad esempio, la piovosità è passata da una media storica di 635,9 millimetri a ben 1.468 millimetri.
Agricoltura: riduzione delle aziende
Dal 2019 al 2024, il numero delle aziende agricole piemontesi è sceso del 18%, con un totale attuale di 35.241 aziende rispetto alle 43.246 di cinque anni fa. Anche la provincia di Alessandria registra un forte calo: le aziende sono diminuite di 17,44%, con una riduzione della superficie agricola coltivata di circa il 7,66%.
Un aspetto significativo è rappresentato dalle aziende agricole condotte da donne, che in Piemonte rappresentano oggi il 25,8% del totale. In provincia di Alessandria, il numero di aziende al femminile è di 1.599 unità, corrispondente al 27,2%. Anche le imprese agricole condotte da giovani sotto i 40 anni hanno subito una contrazione, con una diminuzione del 16% rispetto al 2019.
Principali criticità dell’annata 2024
L’annata 2024 ha visto un aumento dei costi di produzione che non sempre vengono recuperati nel prezzo finale, incidendo fortemente sui margini aziendali.
Inoltre, ritardi climatici hanno causato problemi nelle semine e nella difesa fitosanitaria, aggravati da nuove patologie, come la Peste Suina Africana e la Blue Tongue. Paola Sacco, presidente di Confagricoltura Alessandria, ha evidenziato l’impatto delle difficoltà burocratiche che limitano gli investimenti in innovazione e rallentano l’accesso ai fondi europei come la Pac.
Un piano strategico per salvaguardare il settore
Intervenendo alla conclusione dell’incontro, Luca Brondelli di Brondello, vicepresidente nazionale di Confagricoltura, ha sottolineato la necessità di politiche coraggiose e a lungo termine che possano garantire un’agricoltura competitiva e sostenibile. “È fondamentale – ha dichiarato – mettere gli agricoltori nelle condizioni di salvaguardare il potenziale produttivo e favorire un’equa competizione internazionale”.
Il convegno ha visto anche la partecipazione di Paolo Balocco, direttore della Direzione Agricoltura della Regione Piemonte, che ha rimarcato il ruolo fondamentale delle politiche pubbliche per sostenere il settore agricolo.