Negrini, che figuraccia: ko con il fanalino Sarroch
I sardi padroni di casa dominano, 3/0 con parziali netti. Coach Totire: "A Sarroch non siamo mai arrivati"
SARROCH – “Inguardabili. Ha funzionato niente”. In quattro parole Stefano Negrini, ds de La Bollente Acqui, liquida una prestazione senza idee, senza gioco, senza mordente di una squadra che ha dato l’impressione di essere lei sul fondo e non in vetta alla A3.
Per Sarrocch Sarlux, che nelle prime due partite aveva conquistato un solo set ed era sul fondo, un 3/0 netto, perentorio, autoritario, meritato, con parziali che fotografano una gara a senso unico, 25/18, 25/19, 25/14.
Acqui mai in partita, ha ragione coach Michele Totire che le ha provate tutte, anche a chiamare timeout per provare a scuotere i suoi, provando anche rotazioni, per arginare la pessima prova di molti elementi del sestetto titolare. Senza esito. “Abbiamo mollato fin da subito, di fatto – aggiunge Totire – a Sarrocch non siamo mai arrivati”.
Quella umiliata dai padroni di casa, con Dimitrov che ha giganteggiato, “non è la nostra squadra“. C’è da sperarlo, visto che non un solo fondamentale ha retto l’urto, disastro completo in battuta, cinque errori per Cester, ma anche in ricezione problemi enormi, che Brunetti non ha risolto, caso mai ha complicato.
Monologo Sarroch
Nel primo parziale il punteggio resta in equilibrio fino al 9-9, poi allungo dei locali, con Pilotto, Meschiari e Leccis, per il primo +4. Accenno di reazione e nuovo scatto. sul 24/17 sette setball, i locali chiudono 25/18.
Nel secondo il punto a punto dura fino al 17, poi ancora errori e Cester, unico in doppia cifra ma ampiamente insufficiente, come peraltro il resto della squadra, manda fuori un attacco per il 25/19.
Nel terzo non c’è storia fin da subito, i punti di differenza aumentano, Sarroch in scioltezza esulta, 25/14.
“Questa sconfitta – insiste l’allenatore – ci deve aiutare ad aprire gli occhi e a mettere bene i piedi per terra: noi in campo e chi gravita attorno alla squadra“.