In ottanta al Moccagatta, nella ‘casa’ dei Grigi
Quattro classi quarte della scuola primaria 'Villaggio Europa' oggi protagoniste di un viaggio nella storia e nella passione
ALESSANDRIA – Una mattina di grandi emozioni. Nella ‘casa’ dei Grigi, protagoniste quattro classi quarte della scuola primaria ‘Villaggio Europa’ (via de Gasperi), che hanno inaugurato un progetto di FC Alessandria per prendere per mano bambini e bambine, ma anche ragazze e ragazzi, e condurli in un viaggio dentro la storia e la passione, al Moccagatta.
Sono stati i docenti della scuola a pensare che, in una giornata immersi nell’alessandrinità, una tappa irrinunciabile doveva essere allo stadio, “patrimonio di tutta la comunità”, come ha sottolineato l’assessora allo sport e alle politiche giovanili Vittoria Oneto, che ha accolto gli ottanta alunni di 4A, 4B, 4C e 4D, insieme alla dirigenza della FC Alessandria, al personale tutto coinvolto, e ai rappresentanti di Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana) e Museo Grigio.
Tutti insieme, come primo momento, davanti alla targa che ricorda Arpad Weisz, ungherese, giocatore e poi allenatore, che ha vestito la maglia grigia, agli esordi, anche come viceallenatore, inizio di una carriera straordinaria, tre scudetti tra Inter e Bologna, stroncata dalle leggi razziali e dalla deportazione ad Auschwitz, insieme alla sua famiglia, dove morì il 31 gennaio 1944. Dall’assessora un invito a riflettere sul messaggio, forte, che arriva da questo ricordo
95 anni dopo
La visita è coincisa con il 95° compleanno dello stadio, inaugurato il 28 ottobre 1929, e dalla descrizione della facciata è iniziato il percorso. Poi sono stati formati due gruppi, con itinerari in contemporanea, per visitare lo spogliatoio della Fc, con tutte le maglie appese come se stesse per iniziare una partita, quello degli ospiti, degli arbitri, lo spazio per l’antidoping, l’infermeria, il magazzino, tutti con gli sguardi verso l’alto, alla targa che ricorda una data, 6 novembre 1994, collocata nel punto dove arrivò l’acqua.
Nella Nord Giuseppe Pacchiega, autore del murale, ha raccontato la storia degli Ultras e spiegato la bellezza di arrampicarsi dopo un gol. Ancora in cammino lungo il pitch view fino alla sede, l’incontro con Grison, e poi dentro i singoli uffici fino a quello del presidente Rocco Dinisi.
Che ha atteso gli ospiti in sala stampa, per il saluto, l’augurio “di vedervi in futuro in maglia grigia in campo e sicuramente sugli spalti”. E il ringraziamento, suo e del direttore generale Lorenzo Mandrino per aver scelto il Moccagatta.
A Mauro Bavastri il compito di raccontare cinque maglie della collezione di Museo Grigio (Dalle Vedove, Marescalco, Artico, Rubin e Pellegrini, indossata nell’ultimo derby) e di commentare un video, da lui realizzato, con una sintesi di 112 anni di storia. Una storia che continua, con la FC.
Poi tutti in campo (comprese anche alcune insegnanti) a rincorrere, felici, il pallone sul tappeto verde del Moccagatta. In molti con segni distintivi dei Grigi, anche una sciarpa, srotolata alla fine, con orgoglio. Sì, è proprio vero, grazie a questi giovanissimi il Grigio brilla forte.
Ora il progetto
La Fc ha inviato il progetto alle istituzioni scolastiche, per un coinvolgimento di altri istituti. E a Figc, Lnd e Comune per il patrocinio.
“E’ una idea bellissima, in linea con quanto evidenziato al momento della richiesta di concessione temporanea dello stadio. “Tifare da grandi” era lo slogan – spiega il club manager Luca Davini – per far innamorare dei Grigi le giovani generazioni, promuovendo la diffusione del fair play, della tolleranza e del rispetto. I ragazzi e le ragazze, dalle primarie in su, posso essere esempio concreto di un modo corretto di tifare”.
La Fc Alessandria, lo staff impegnato nel progetto, è pronta ad accogliere chi sceglierà di vivere questo viaggio di emozione e passione.