Strage di Alessandria: martedì lutto cittadino e la marcia silenziosa
ALESSANDRIA - Il sindaco di Alessandria, Giorgio Abonante, ha proclamato per la giornata di domani, martedì 3 ottobre, il lutto…
ALESSANDRIA – Alle 7.10 di mercoledì 27 settembre 2023, esattamente un anno fa, l’ingegner Martino Benzi, 67 anni, sterminò la sua famiglia. Abitavano in via Lombroso.
A distanza di un anno da quel dramma, il ricordo è ancora forte nella mente di tanti alessandrini.
Strage di Alessandria: martedì lutto cittadino e la marcia silenziosa
ALESSANDRIA - Il sindaco di Alessandria, Giorgio Abonante, ha proclamato per la giornata di domani, martedì 3 ottobre, il lutto…
Secondo quanto ricostruirono gli inquirenti, Benzi uccise prima il figlio Matteo (17 anni) mentre era ancora a letto, e poi la moglie Monica Berta, 55 anni, che, probabilmente resasi di quello che stava accadendo, ha cercato di mettersi in salvo.
Ma non finì. Terminata quella mattanza, Martino Benzi si sarebbe lavato e preparato per uscire.
L'ingegner Benzi sconvolto per un debito col Fisco? Si indaga ancora
ALESSANDRIA - Due giorni prima del dramma, Martino Benzi, l'ingegnere che ha sterminato la famiglia, aveva ricevuto una cartella esattoriale.…
Il suo obiettivo, a quel punto, era raggiungere a piedi la casa di riposo Maria Teresa Michel, di piazza Divina Provvidenza, per concludere la terribile sequenza. Proprio nel giardino della struttura uccise sua suocera, Carla Schiffo, 76 anni. A quel punto si tolse la vita.
Le armi usate da Benzi, un coltello e un rasoio, furono sequestrate dai Carabinieri.
Martino Benzi pensò ed organizzò tutto. Lasciò un biglietto in casa: «Sono rovinato, senza speranza», decidendo così di portare via con se moglie e figlio. Un secondo scritto lo infilò nella tasca dei pantaloni, probabilmente per farlo trovare dai soccorritori durante quello che sarebbe stato l’intervento in casa di riposo: «A casa troverete il resto».
Un messaggio che raggelò e sconvolse gli investigatori che si precipitarono all’Itis Volta sperando di trovare Matteo. Ma il ragazzo non era in classe, e sua mamma irreperibile già dal mattino.
La speranza di trovare ancora in vita mamma e figlio sfumò aprendo la porta dell’abitazione di via Lombroso, nella palazzina al numero 6: lì, in quel momento, si è materializzò la portata del dramma. Quel nucleo famigliare non esisteva più.
Le indagini si concentrarono su quel «Sono rovinato senza speranza». Si scandagliò la vita professionale del 67enne, con accertamenti sulla sua posizione finanziaria attraverso l’Agenzia delle Entrate, e in banca. Un lavoro teso solo a cercare di capire perché questo genitore e marito uccise la sua famiglia. Perché, dal punto di vista giudiziario, la morte di Martino Benzi chiuse il drammatico cerchio.
Perché lo abbia fatto resta un mistero. Le ipotesi che sono circolate negli ambienti investigativi sono molte, tra queste la possibilità di una crisi economica personale e dunque famigliare irreversibile.
Di certo, in quei drammatici giorni, Alessandria si è stretta attorno al ricordo di mamma Monica, del figlio Matteo e di nonna Carla, vittime di un uomo che in poche ore ha cancellato quanto costruito in una vita intera.
Cinque giorni dopo il dramma, la città partecipò a una marcia silenziosa per commemorare le vittime.
Il corteo partì dall’Itis ‘Volta’ per arrivare a quel numero 6 di via Lombroso dove abitava la famiglia.