Gli allievi agenti della Cardile salvano una ragazza da un’aggressione
I fatti sono accaduti la sera del Capodanno alessandrino, al quartiere Cristo
ALESSANDRIA – L’intervento degli allievi agenti della Scuola della Polizia di Stato di Alessandria ha impedito l’aggressione a una ragazza.
Capodanno movimentato
E sabato sera per tutti.
Anche per quei ragazzi che stanno frequentando il 227 esimo Corso per Allievi Agenti nella storica Caserma Cardile del quartiere Cristo che, rimasti in istituto anche per il fine settimana, decidono di uscire anche per vivere il Capodanno Alessandrino che quella sera offre diversi momenti di divertimento.
Verso le 23.45 circa, giunti al vicino Corso Carlo Marx, quasi all’incrocio di Via Caduti sul lavoro, assistono all’aggressione di un uomo nei confronti di una giovane donna.
L’individuo strattona per la borsa la malcapitata che, assai scossa, urla e chiede aiuto.
I ragazzi intervengono senza esitazione e dopo aver allertato il numero di emergenza unico 112 impediscono che la situazione degeneri.
Due di loro allontanano la donna, gli altri due, con non poca difficoltà impediscono all’aggressore di raggiungere la vittima.
Lo stesso uomo danneggia un veicolo in sosta sfondando un finestrino e procurandosi una piccola ferita al braccio.
L’arrivo delle Volanti
Giungono nel frattempo tre equipaggi di volante e, riportata un minimo di calma, si ricostruiscono i fatti.
L’uomo, ex fidanzato di lei, l’aveva attesa in strada per un chiarimento sfociato in un’accesa lite verbale.
L’intervento dei ‘ragazzi’ della Cardile
Attirato probabilmente dal trambusto giungeva altresì l’attuale fidanzato della ragazza verso cui l’aggressore sfogava la sua rabbia e frustrazione colpendolo alla spalla per poi rivolgersi alla stessa. In tale frangente intervenivano i ragazzi della Cardile.
L’auto danneggiata poi non era altro che quella dell’attuale fidanzato della giovane donna.
I fatti erano ricostruiti e documentati dalle volanti.
L’uomo aggredito e la ragazza si riservavano di presentare querela per i fatti ma, come sempre, l’intervento, per opportuna futura memoria era inserito nell’applicativo “scudo” al fine di poter ricostruire e nel caso intervenire per tutti quei casi di aggressione o anche solo violenza psicologica che potrebbero avere un’escalation preoccupante.