Vivere le emozioni: “Inside Out 2”
Dopo il successo planetario del primo "Inside Out", nel 2015, tornano a 9 anni di distanza le avventure dell'ormai adolescente Riley, alle prese con nuove emozioni
Dopo avere sbancato, nell’ormai lontano 2015, i botteghini mondiali, vincendo l’Oscar come miglior film d’animazione, ritorna in sala durante l’estate il nuovo “Inside Out 2” per la regia di Kelsey Mann, ancora una volta una produzione Pixar in collaborazione con la Walt Disney.
Un grande ritorno in sala
Il meccanismo narrativo (secondo l’antico motto: “squadra che vince non si cambia”) è sempre il medesimo: dare forma, corpo, colore e voce alle spesso contrastanti emozioni che popolano la nostra interiorità (nel caso specifico, quella di una Riley lasciata bambina nel primo episodio e ritrovata in questo secondo alle soglie dell’adolescenza); con la clamorosa entrata in scena – per vivacizzare la storia e riacciuffare l’interesse dello spettatore – di nuove emozioni: Ansia, Invidia, Imbarazzo e Noia.
Per ottenere questo risultato, il team grafico della Pixar-Disney, in collaborazione con il regista Mann (anche esperto animatore), puntano nuovamente su una messinscena accattivante e pop, esaltata dai colori accesi dei personaggi-emozioni come dello sfondo in cui sono immersi. Il ritmo narrativo è sempre molto vivace, addiritura concitato e debordante, in alcuni passaggi, a restituire la caotica confusione che domina l’inconscio di Riley.
Il tempo delle mele
«Ansia faceva parte della nostra storia fin dall’inizio, ma pensando all’impatto che questi ultimi anni hanno avuto su tutti noi – soprattutto sugli adolescenti – ci sembrava il momento storico giusto per affrontare questo tema», raccontano a “Hollywood Reporter” il regista e il produttore del film, Mark Nielsen, durante il tour promozionale a Roma.
«Abbiamo proprio cominciato dicendo: la storia riguarda Ansia che prende il sopravvento su Gioia e la caccia via». Ansia pare, in effetti, tra le nuove emozioni che vanno sempre più a definire l’inconscio di Riley, quella più ostica e debordante. Del resto, la resa di questo personaggio è verosimile, se pensiamo ai saliscendi emotivi che caratterizzano l’adolescenza, il “tempo delle mele” (pensiamo al ritratto che ne ha dato – nel 1980 – il celebre film di Claude Pinoteau con Sophie Marceau, divenuto simbolo di un’intera generazione in fase di crescita) vissuto in mezzo a complessi passaggi di vita e interiori dalla maggior parte degli esseri umani, Riley compresa.
Noi spettatori abbiamo modo di seguire le nuove avventure della ragazzina alle soglie di un’età complessa, in cui le riesce sempre più difficile gestire i cambiamenti, sia fisici che emozionali, che l’ingresso al college e nella locale squadra di hockey, oltre all’avvicendarsi di inedite amicizie femminili, le procurano.
Diventare grandi, tra ansia e noia
“Inside Out 2” (Id.)
Origine: USA, 2024, 96′
Regia: Kelsey Mann
Sceneggiatura: Dave Holstein, Meg LeFauve
Fotografia: Adam Habib, Jonathan Pytko
Montaggio: Maurissa Horwitz
Interpreti: Adèle Exarchopoulos, Amy Poehler, Ayo Edebiri, Kensington Tallman, Lewis Black, Maya Hawke, Phyllis Smith, Tony Hale Liza Lapira
Colonna sonora: Andrea Datzman
Produzione: Pixar Animation Studios, Walt Disney Pictures
Distribuzione: Disney Pictures