Alessandria Calcio, il 1° agosto la riconsegna del Moccagatta
Da quel giorno accesso non più permesso ai dipendenti, che entro lunedì sono determinati, però, a rassegnare le dimissioni dopo quattro mesi senza percepire stipendi
ALESSANDRIA – Giovedì 1° agosto, ore 9: l’Us Alessandria Calcio 1912 deve restituire al Comune lo stadio Moccagatta. Il campo, tutti gli spazi di pertinenza e anche la sua sede societaria, perché dopo la revoca della concessione, non ha più titolo a mantenerla nei locali sotto la curva sud.
La comunicazione è stata inviata dall’amministrazione comunale alla società stessa, con la convocazione a essere presenti, il legale rappresentante o persona da lui incaricata con delega, il giorno e all’oraio fissato e, al termine, sarà stilato un verbale. In caso di assenza dei rappresentanti del sodalizio grigio, i funzionari e il personale incaricati dal Comune procederanno “forzosamente” alla ripresa in consegna dell’impianto.
Questa operazione sarà quasi 24 ore dopo il termine fissato per la manifestazione di interesse per l’assegnazione temporanea, che scade alle 14 di mercoledì 31 luglio: sarà l’amministrazione comunale, dopo aver ripreso lo stadio, a individuare chi avrà i requisiti per la gestione fino al 30 giugno 2025. E la Forza e Coraggio, come più volte ribadito, parteciperà per avere il Moccagatta nei prossimi 11 mesi.
I dipendenti si dimettono
I sette dipendenti ancora sotto contratto, che dal 1° agosto non potrebbero più entrare allo stadio, entro la giornata di lunedì sono determinati a formalizzare le dimissioni per giusta causa, perché non percepiscono stipendi da quattro mesi, per poter così accedere alla naspi. Quasi tutti sono seguiti dalle organizzazioni di categoria di Cgil e Uil, uno invece si è affidato a un legale di fiducia.
Un atto, quello delle dimissioni, che potrebbe portare anche ad una accelerazione della procedura di fallimento del club