Visita al Dairi, dove prende forma la ricerca
Il ruolo della clinica, quello dei giovani borsisti, il percorso verso il riconoscimento a Irccs
ALESSANDRIA – Dentro gli spazi in cui prende forma la ricerca. Questa mattina, mercoledì 24 luglio, la visita guidata al Dairi (Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione diretto da Antonio Maconi).
Il ruolo della clinica, dunque, con l’Aou Al in prima linea, ma anche quello – decisivo – della ricerca, da implementare anche con il supporto dell’Upo: un percorso virtuoso che prende forma nei laboratori, come quello di sequenziamento all’interno della struttura complessa di Microbiologia e nell’Alessandria Biobank. Senza dimenticare, ovviamente, il contributo dei giovani ricercatori che si dedicano quotidianamente alla ricerca all’interno del Dairi grazie alle borse di studio sostenute dalle donazioni a Solidal.
Bisogna crescere
Secondo Andrea Rocchetti, direttore di Microbiologia e Virologia dell’Aou Al, «la ricerca è fattore determinante, che va continuamente sostenuto e alimentato. I progressi in questo senso sono concreti e tangibili, anche grazie all’impegno dei giovani ricercatori dell’Upo, ma sappiamo che bisogna ancora crescere. Il Covid ha dato un impulso enorme alla scienza, tutto il mondo scientifico ha accelerato questi processi. Noi avevamo già intrapreso questa strada, però ora è il momento di accelerare».
In questo senso, il Dairi si propone come autentico motore di cambiamento nel percorso verso il riconoscimento a Irccs. La procedura per il raggiungimento di tale obiettivo ha subito un rallentamento, in quanto è stato necessario adeguare l’intera documentazione al nuovo decreto ministeriale. Adesso, però, si può ripartire.