Alessandria, Forza e Coraggio e il segno del destino
Una settimana fa, quando si stava ancora lavorando al cambio di denominazione, il ritrovamento di Museo Grigio
ALESSANDRIA – Oggi si chiamano ‘pin’, ma 112 anni fa, quasi 113, erano, semplicemente, “distintivi”, da appuntare al bavero della giacca, simbolo di appartenenza.
Lo aveva anche la Forza e Coraggio, da cui l’Alessandria è nata, perché allora molti club erano la sezione ‘calcio’ delle società di ginnastica, sport praticato in misura massiccia, da donne e uomini.
Enrico Badò, Alfredo Ratti e Amilcare Savojardo, i fondatori, lo avevano, uno dei rari esemplari è finito – quando si dice gli incroci del destino – nelle mani migliori. Scovato da Museo Grigio proprio mentre altri erano impegnati nel cambio di denominazione.
Può considerarsi, come sottolinea l’associazione presieduta da Emanuele Bellingeri, “il primo logo dell’Alessandria, in un periodo in cui ancora il club non si chiamava Alessandria Fbc ma, appunto, sezione calcio della società di ginnastica alessandrina Forza e Coraggio”. Che, appunto è alle origini della storia, come documentato da uno scritto ritrovato da Ugo Boccassi.
Adesso il cammino riparte da quel nome, che unisce due qualità indispensabili, la forza e il coraggio. Al popolo grigio non sono mai mancate, come la passione. In qualunque categoria.