Disabilità e amministrazione di sostegno: confronto con Aias e Il Sole Dentro
Appuntamento questo pomeriggio all'Auditorium San Baudolino
ALESSANDRIA – Savino Di Donna è stato un uomo che si è speso molto a favore degli altri. Se n’è andato oggi, lasciando Alessandria un po’ più povera. Avrebbe compiuto 78 anni il 18 agosto.
Lo ricordiamo soprattutto come presidente dell’Aias, l’Associazione assistenza spastici che ha guidato dal 1975 al 2003, facendola crescere notevolmente fino a realizzare un centro diurno a San Giuliano, fondamentale supporto per persone con disabilità e per i loro famigliari, senza dimenticare la struttura del quartiere Galimberti, dotata anche di piscina.
Con Di Donna, l’associazione ha svolto attività di prevenzione dell’handicap, di aggiornamento degli operatori addetti al recupero funzionale, ha cercato di favorire l’inserimento sociale, l’abbattimento delle barriere architettoniche, sostenendo sia le istituzioni scolastiche che lavorando in sinergie con altri gruppi di volontariato.
Disabilità e amministrazione di sostegno: confronto con Aias e Il Sole Dentro
Appuntamento questo pomeriggio all'Auditorium San Baudolino
Le figlie Rossella, soprattutto, e Patrizia sono state al suo fianco, sostenendolo in quelle battaglie sociali nelle quali Savino ha sempre creduto.
Straordinaria è anche la sua storia: barese di Canosa di Puglia, venne in Piemonte in giovane età, accolto dalla Fondazione Pro Juventute Don Gnocchi, dedicata al sacerdote che viene ricordato come donatore di cornee in un’epoca in cui la donazione di organi non era ancora regolamentata.