Alessandria, il Garante: “I nostri anziani sono una risorsa”
Paola Ferrari: "Occorre azionare strumenti di solidarietà, sussidiarietà e responsabilità per garantire loro un'esistenza dignitosa"
ALESSANDRIA – Il Garante degli anziani del Comune di Alessandria, Paola Ferrari, che ricopre l’incarico da cinque mesi, prosegue la visita delle strutture sul territorio.
“In primo luogo per capire e riflettere – precisa -. La tutela della persona anziana è un tema che, per esperienze personali e per il mio percorso in ambito sociale e del volontariato, ho particolarmente a cuore. Il riconoscimento dei loro diritti passa sicuramente attraverso azioni di cura e attenzione. Ma deve essere in grado di valorizzare il passato e la storia di ognuno come ricchezza per il nostro presente”.
“Poter contare sulla figura istituzionale del Garante in una città come Alessandria – aggiunge – è un grande segnale di uscita dall’invisibilità, dall’esclusione e dall’isolamento. È superare quegli sguardi frettolosi di una città, con i suoi ritmi frenetici, e avere il tempo di fermarsi per riscoprire chi resta indietro”.
Il Garante: “C’è orgoglio”
Ferrari ammette: “Voglio esprimere l’orgoglio per essere la prima e sinora unica in Piemonte, ad avere questo ruolo, con la responsabilità di svolgerlo in maniera tale da aiutare concretamente una categoria di persone troppo spesso trascurate. La sfida di trasformare le fragilità in opportunità, in ricchezza. Sto cercando di tessere la collaborazione con i Garanti attualmente in carica in Italia, l’ultimo dei quali al Comune di Roma, per confrontarci sulle varie problematiche”.
“Giudico perciò in maniera positiva l’istituzione ad Alessandria del Tavolo Anziani. Così da condividere gli intenti per il rilancio delle iniziative territoriali sulle tematiche del welfare e sulla contrazione sociale. Dopo la pausa estiva intendo partire con un percorso di promozione e valorizzazione dell’invecchiamento in chiave pragmatica. E ripensare l’assistenza sanitaria e socio sanitaria mettendo al centro la persona”.
“I nostri nonni – conclude il Garante – devono essere aiutati a vivere nelle loro case, nel proprio tessuto familiare e sociale. È fondamentale anche mettere in campo tutti gli accorgimenti per evitare truffe e raggiri nella vita quotidiana. E azionare strumenti di solidarietà, sussidiarietà e responsabilità per garantire un’esistenza dignitosa agli anziani anche dal punto di vista patrimoniale, sociale e (digitale), sanitario ed economico. Per questo, bisogna puntare sul valore degli anziani come risorsa, sulla modernità di una città che li renda visibili, attivi e partecipi della vita economica e sociale dei quartieri”.