Europee, Regionali, Amministrative: come si vota
Urne aperte oggi dalle 15 alle 23 e domani dalle 7 alle 23
ALESSANDRIA – Oggi – sabato 8 – e domani (domenica 9 giugno) alessandrini alle urne per le elezioni europee, regionali e amministrative (al voto ben 130 Comuni della provincia). Seggi aperti oggi dalle 15 alle 23 e domani dalle 7 alle 23.
Al termine, via subito allo scrutinio per l’EuroParlamento. Lunedì a partire dalle 14, poi, si partirà con le Regionali. A seguire le Amministrative. Scrutini che potranno essere seguiti in tempo reale sul nostro sito. E in diretta dalle 14.30 qui con interviste, collegamenti, ospiti e dati.
Attenzione: tre differenti elezioni, tre schede e tre differenti modalità per esprimere il proprio voto e la propria preferenza.
Europee
Partiamo dalle Europee. Tutti i Paesi membri dell’Unione devono utilizzare un sistema elettorale proporzionale. Che assicura alle diverse liste un numero di posti congruo rispetto alle preferenze ottenute.
In Italia viene utilizzato il voto di preferenza, che consentirà di segnare fino a un massimo di tre preferenze nella stessa lista (purché i candidati scelti siano di sesso diverso).
Quante circoscrizioni?
In Italia ci sono cinque circoscrizioni elettorali europee: Nord Occidentale (Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia e Piemonte, per una popolazione di 16.093.678 residenti), Nord Orientale (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto; popolazione 11.654.558), Centrale (Lazio, Marche, Toscana e Umbria; popolazione 12.026.475), Meridionale (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia; popolazione 13.966.949) e Isole (Sardegna e Sicilia; popolazione 6.643.007).
A ognuna, è assegnato un numero di seggi sulla base della popolazione che vi risiede. Di conseguenza, 20 per la Nord Occidentale, 15 per la Nord Orientale, 15 per la Centrale, 18 per la Meridionale e 8 per le Isole, per un totale di 76.
Chi sono i candidati
I candidati alle Europee, presentati in lista da ciascun partito o gruppo politico, sono cittadini italiani che devono aver compiuto 25 anni entro il giorno fissato per le elezioni. O i cittadini di altri Paesi membri, residenti in Italia e iscritti nelle apposite liste aggiunte, che possiedano i requisiti di eleggibilità al Parlamento europeo previsti dall’Ordinamento italiano. E non siano decaduti dal diritto di eleggibilità nello Stato membro di origine.
Per l’elezione dei membri italiani al Parlamento europeo, le liste devono conseguire almeno il 4% dei voti validi espressi a livello nazionale.
Chi può votare
In Italia si ha diritto di voto alle Europee se: si è compiuto il diciottesimo anno di età; si è cittadini italiani o dell’Unione europea con residenza legale in Italia, o cittadini italiani residenti all’estero; si è registrati come votanti entro la scadenza stabilita (per i cittadini Ue votanti in Italia).
Dove si vota
Ogni cittadino è chiamato a votare nel seggio elettorale a cui è iscritto, indicato sulla tessera elettorale. Per conoscerlo, nel caso in cui non si possieda ancora la tessera, è necessario chiedere informazione al proprio Comune di residenza.
Regionali
In Piemonte si voterà anche per rinnovare il Consiglio e il presidente della Giunta regionale. Cinque i candidati: Alberto Cirio (centrodestra), Gianna Pentenero (centrosinistra), Sarah Disabato (M5S), Francesca Frediani (Piemonte Popolare) e Alberto Costanzo (Libertà Piemonte).
La scheda e il voto
L’elettore disporrà di una scheda col contrassegno di ciascuna lista circoscrizionale con accanto due linee per le preferenze. Sulla destra nome e cognome del candidato presidente collegato e il contrassegno della relativa lista regionale. In caso di collegamento con più liste circoscrizionali, candidato presidente e lista regionale saranno al centro del rettangolo coi contrassegni delle liste circoscrizionali collegate.
Il voto potrà essere espresso per la sola lista circoscrizionale o per il solo candidato presidente e la sua lista regionale o per entrambi.
L’elettore potrà votare per una lista circoscrizionale tracciando un segno sul contrassegno o esprimendo il voto di preferenza per uno o due candidati della stessa lista. In tal caso, il voto si intenderà anche a favore del candidato presidente collegato e della sua lista regionale.
Si potrà votare pure per un candidato presidente e per la sua lista regionale tracciando un segno sul nome o sul contrassegno della lista regionale e per una lista circoscrizionale a lui collegata, o per il solo candidato presidente e la sua lista regionale. In quest’ultimo caso, il voto non si intenderà espresso anche a favore delle liste circoscrizionali collegate. E attenzione: è permesso il cosiddetto voto disgiunto. Ovvero, si potrà votare per un candidato presidente e per la sua lista regionale e per una lista circoscrizionale non collegata, tracciando un segno sul relativo contrassegno. Sbarramenti? Sì, sia per le coalizioni (almeno il 5%) che per le singole liste (3%).
Due voti di preferenza
Per le liste circoscrizionali, ciascun elettore potrà esprimere una o due preferenza. In caso di due, dovranno riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della 2ª preferenza.
La procedura di voto
La legge elettorale per il Piemonte, rivista nel 2023, stabilisce che il candidato più votato sia eletto presidente e alla coalizione sia assegnato un premio di maggioranza, garantendo il 55% dei seggi in Consiglio. Percentuale che potrà salire fino al 64% se il candidato otterrà il 60% dei voti.
L’assemblea avrà 50 consiglieri, di cui 40 eletti proporzionalmente e i restanti dieci (al massimo) tramite un sistema maggioritario. Da quali circoscrizioni elettorali proverranno i quaranta? Calcolo rigido e sviluppato in base alla popolazione. Di conseguenza, a Torino toccheranno 21 seggi; a Cuneo 5; ad Alessandria 4; a Novara 3; ad Asti, Biella e Vercelli 2 ciascuno; al Vco 1.
Amministrative
In provincia di Alessandria, infine, urne aperte anche 130 Comuni per eleggere sindaco e consiglieri. Eventuali ballottaggi domenica 23 e lunedì 24 giugno.
Più di 15mila abitanti
Il sistema elettorale varia in base alla popolazione. Dove ci sono più di 15mila abitanti, al primo turno viene eletto il candidato con il 50%+1 delle preferenze. In mancanza della maggioranza assoluta, è previsto il ballottaggio dopo due settimane fra i due aspiranti sindaci con più voti.
Come si vota
Nei Comuni con più di 15mila abitanti ci sono tre opzioni. Si può tracciare un segno sul simbolo di una lista e la preferenza andrà sia alla lista che al candidato sindaco collegato. Si può mettere un segno sul nome del candidato sindaco, votando solo per lui/lei. Infine è possibile il voto disgiunto, ovvero votare per un candidato sindaco e per una lista a lui non collegata. Accanto al simbolo della lista si possono indicare zero, una o due preferenze: nel caso siano due, devono riguardare candidati di sesso diverso o la seconda viene annullata.
Meno di 15mila abitanti
Nei Comuni con meno di 15mila abitanti vince chi che prende più voti al 1° turno, a prescindere dalla percentuale. In presenza di un solo candidato, è eletto se almeno il 40% della popolazione ha votato e lui/lei ha ottenuto almeno la metà dei voti validi.
Come si vota
Nei Comuni con meno di 15mila abitanti non è consentito il voto disgiunto: tutti i voti espressi per un candidato vanno alla lista collegata. Nei centri con meno di 5mila abitanti si può esprimere una preferenza, in quelli fra 5mila e 15mila due ma con il rispetto dell’alternanza di genere.