«La tricologia ha valore per la nostra salute, non solo per l’estetica»
Intervista al dottor Simone Nicolò, medico di Medicina Generale specializzato in Tricologia
ALESSANDRIA – Alla voce tricologia, si trova la seguente definizione: ‘settore specialistico della medicina che si occupa di studiare le malattie, l’anatomia e le funzioni dei peli e dei capelli. Si tratta della scienza del cuoio capelluto e dei capelli, sia in stato di salute, che in stato di malattia’. Cerchiamo di approfondire con il dottor Simone Nicolò, medico di medicina generale, specializzato – appunto – in tricologia.
Dottor Nicolò, in molti credono che questa ‘materia’ sia esclusivamente legata all’estetica, ma c’è una componente molto importante che fa riferimento alla salute. È vero?
Certo, è proprio così. La capigliatura e la condizione del cuoio capelluto sono elementi chiave per lo stato di salute del paziente, spesso non riconosciuti oppure dichiarati come poco importanti in campo medico. C’è tutto un discorso legato alla qualità, non solo riferito banalmente alla caduta o al diradamento.
Si può affermare, quindi, che i capelli siano una sorta di indicatori del nostro stato di salute?
Esattamente. Dall’analisi del capello e del cuoio capelluto possono emergere squilibri del corpo come, ad esempio, problemi metabolici o di cattiva alimentazione, influenze psicoemotive o stressogene, che possono influenzare negativamente il normale sviluppo ed aspetto della capigliatura.
Quali sono le patologie più frequenti? Alopecie, infezioni del cuoio capelluto, dermatiti, psoriasi. Lei come si è avvicinato a questo settore? Sinceramente è un ‘mondo ’ che mi ha sempre incuriosito e il fatto che nella popolazione ci sia scarsa cultura in materia, ha rappresentato uno stimolo ad andare avanti. Questo è un ambito poco conosciuto, ma che in realtà esprime tantissimo ed è in costante evoluzione anche a livello di terapie e di possibili soluzioni. E il fatto che pochi medici si specializzino a seguire questo filone, è stato oggettivamente un incentivo ulteriore.
Lei, invece, da quanto tempo se ne occupa?
Ai tempi dell’università ho discusso la tesi in Dermatologia. Lavorativamente, da un paio d’anni.
Ci può dire qualcosa sulla tipologia dei pazienti che riceve?
La definirei una categoria ‘trasversale’: sia donne che uomini, di tutte le età. Una volta la predominanza era per lo più femminile, adesso anche i maschi cominciano a mostrare interesse.
Detto delle considerazioni di tipo medico, immaginiamo che il fattore estetico sia comunque impattante…
Senza dubbio, per diversi pazienti l’apparire conta molto.
Le sono mai state rivolte richieste bizzarre?
Sono piuttosto frequenti, non lo nascondo, specialmente a livello di tinte o di gel particolari. Spesso mi capita di ricevere genitori molto preoccupati che accompagnano i propri figli, ma di frequente la problematica, per fortuna, è banale e di facile risoluzione. Anche in questi casi specifici riscontro scarsa conoscenza della materia, per tornare al discorso iniziale.
Come si svolge, in concreto, una visita tricologica?
Si comincia con la raccolta dei dati anamnestici remoti e prossimi del paziente; una seconda fase prevede invece la raccolta dei segni clinici, la visita del cuoio capelluto e dei capelli, per poi arrivare all’individuazione della terapia ritenuta più adatta.
A proposito di terapie, quali sono quelle più utilizzate?
Ne esistono chiaramente diverse, a seconda della tipologia di problematica da trattare. A volte la cura può essere semplicemente topica, ad esempio utilizzando integratori o una soluzione galenica. Nei casi più gravi, invece, si ricorre alla mesoterapia, alla carbossiterapia oppure ancora al Prp, un plasma ricco di piastrine per dare maggior volume al capello.
A chi consiglia di sottoporsi a una visita?
A tutti coloro che si accorgano di qualche problematica, non necessariamente a livello di caduta, ma anche e soprattutto in termini di qualità del capello stesso.
Chi è: la scheda
Novese, 35enne, il dottor Simone Nicolò è medico di famiglia a Novi Ligure e Pasturana. Diplomato al liceo Amaldi e laureato con il massimo dei voti in Medicina e Chirurgia all’Università di Genova, successivamente ha conseguito un Master in Medicina Estetica all’Accademia Iapem di Milano e poi un’ulteriore specializzazione in Tricologia all’Università Vanvitelli di Napoli. Attualmente è socio della Sistri (Società Italiana di Tricologia)