Alessandria Calcio ancora deferita. Altri punti in meno
Per il mancato rispetto del piano di rateizzazione (salvacalcio), del pagamento degli emolumenti di un tesserato e per non aver inviato dell'indicatore di liquidità
ALESSANDRIA – La triste ‘collezione’ di deferimenti si allunga per l’Alessandria Calcio.
L’ultimo, in ordine di tempo, arriva dal Procuratore federale, per la società, a titolo di responsabilità diretta propria e per le violazioni disciplinari attribuite al legale responsabile.
Cioè ad Andrea Molinaro, anche lui deferito per una serie di violazioni.
Quali? Non aver provveduto, entro il 18 marzo, al versamento delle rate Irpef del piano di rateizzazione, cioè il ‘salvacalcio‘, a cui la gestione Di Masi aveva fatto ricorso, provvedimento per il post covid utilizzato da molti sodalizi.
Il debito è stato spalmato, ma le scadenze vanno rispettate e così non è accaduto, invece, per il bimestre gennaio – febbraio (una somma intorno agli 83mila euro) e, va detto, non è la prima volta che accade. E il pregresso non pagato non è cancellato dalle sanzioni: resta come un macigno.
Sempre entro il 18 marzo non è stato effettuato il pagamento a favore di un tesserato per gli emolumenti di gennaio e febbraio.
Terza ‘imputazione’: il mancato deposito alla Covisoc, entro il 31 marzo, della relazione semestrale al 31 dicembre dell’indicatore di liquidità, dell’indicatore di indebitamento e dell’indicatore del costo del lavoro allargato.
Penalizzazioni e ammende
Sarà il Tribunale federale, sezione Disciplinare, a pronunciarsi su questa ennesima pagina nera di una gestione scellerata, che si è accanita sull’Alessandria, con l’arroganza di chi non sa che per gestire servono risorse e rispetto: si rischiano altri punti di penalizzazione per la prossima stagione, ammende e inibizione per Molinaro.
Per il bimestre gennaio – febbraio il club grigio e il suo presidente sono già stati deferiti per pagamenti effettuati oltre il termine.