Alexala, niente accordo. Nuova assemblea venerdì 17 maggio

Il Comune di Alessandria non si è presentato all'assemblea. Le posizioni di Regione, Fondazione Cra, Camera di Commercio e delle altre città

ALESSANDRIA – Non c’è pace per Alexala. E, soprattutto, bisogna ancora vedere se ci sarà un futuro.

Un paio di settimane fa, infatti, si era arrivati a una sorta di ‘tregua armata’ sul rinnovo del Cda. Con la Regione Piemonte supportata da Fondazione Cra e Camera di Commercio di Alessandria e Asti decisa ad andare avanti con Roberto Cava, nonostante mancasse un mese o poco più alle elezioni.

E il Comune di Alessandria, insieme a un nutrito gruppo di sindaci (Novi Ligure, Ovada, Castellazzo Bormida, Bosco Marengo in primis), a chiede innanzitutto un diritto di voto dopo la ‘rinuncia’ dell’allora sindaco Cuttica di Revigliasco. E, contestualmente, lo spostamento dell’assise al dopo-voto. Risultato? Assemblea rinviata sì, ma a questa mattina.

Alexala, niente accordo

‘Pontieri’ al lavoro in queste settimane per cercare di trovare un’intesa tra le varie parti in causa ed evitare il disastro. Perché, in caso di scontro, Alessandria e altre città si sono dette pronte a uscire dal Consorzio. Decretandone di fatto la fine.

E quindi? Stando a quanto risulta al ‘Piccolo’, nessuna nuova, anzi.

Palazzo Rosso, all’assemblea di questa mattina, non si è presentato. Regione Piemonte (con l’assessore Vittoria Poggio) ha fatto intendere di voler andare avanti ma aprendo a un’intesa, considerata la presa di posizione del Comune di Ovada a nome dei sindaci favorevoli alla posizione di Alessandria.

Alla quale persino il primo cittadino di Tortona, Federico Chiodi (forte pure della delega del collega Federico Riboldi di Casale Monferrato, assente), si sarebbe disposto a ‘lasciare il posto’. Così come avevano già annunciato sia Ovada che Acqui Terme ancora prima della riunione. Posizione che ha trovato il favore della Regione.

Risultato? La Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria – con il presidente notaio Luciano Mariano – avrebbe aperto a un rinvio dell’assemblea. Non sulla medesima posizione la Camera di Commercio Al-At, con il presidente Gian Paolo Coscia.

Così, alla fine è spuntata la soluzione di convocare un’altra assemblea venerdì 17 maggio. Con una certezza: quel giorno, nuovamente, tutto potrà accadere.

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