Fdi in Regione da Alessandria con Riboldi, Galvani, Formaiano e Raiteri
I quattro nomi scelti per un posto in consiglio regionale
ALESSANDRIA – Si sapeva già da diverso tempo, ora è arrivata anche la nota ufficiale di Fratelli d’Italia: sono Federico Riboldi, Mario Galvani, Monica Formaiano e Silvia Raiteri i quattro nomi scelti per correre in provincia di Alessandria per un posto in consiglio regionale a sostegno del presidente uscente Alberto Cirio.
«Una lista che rappresenta aree importanti del nostro territorio, proponendo candidati che si sono distinti per il loro impegno amministrativo e per il loro radicamento nella società» si legge nella nota.
- Federico Riboldi, sindaco uscente di Casale Monferrato, presidente provinciale e vicesegretario regionale di FdI, con all’attivo una lunga esperienza come amministratore provinciale e comunale;
- Mario Galvani, farmacista, assessore ai lavori pubblici, sanità e trasporti del comune di Tortona, già assessore alla cultura, istruzione e sport a Viguzzolo;
- Monica Formaiano, avvocato, già assessore e consigliere comunale di Alessandria, impegnata nel volontariato cattolico, donna più votata in tutto lo schieramento di centro-destra alle ultime elezioni comunali alessandrine;
- Silvia Raiteri, consulente aziendale nel settore orafo e dirigente per 20 anni dell’AOV, presidente della casa di riposo “L’Uspidalì” di Valenza.
«Un gruppo coeso e affiatato che saprà farsi voce delle istanze del territorio e interpretare il nuovo corso politico, che la vittoria di Giorgia Meloni nel 2022 ha inaugurato. Con la conferma di Alberto Cirio e il rafforzamento della presenza di FdI in consiglio regionale, il Piemonte potrà continuare a beneficiare di quella perfetta interazione “stato – regione”, che ha prodotto importanti opportunità, a partire dalla firma dell’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il Governo Italiano e la Regione Piemonte, del dicembre scorso, alla presenza del presidente Meloni, e perfezionato dal grande finanziamento percepito dalle aree di coesione della provincia di Alessandria».