IdeAle Grigio: “Il calcio deve tornare a parlare alessandrino”
Unica strada possibile per il futuro. Appello al tessuto imprenditoriale locale e alle istituzioni
ALESSANDRIA – La notizia che Alessandria 2023, proprietaria di Alessandria Calcio, è diventata svizzera (i dettagli su Il Piccolo in edicola), operazione perfezionata quasi tre mesi fa e mai annunciata, sta alimentando reazioni. La prima è di IdeAle Grigio, che pochi giorni fa aveva sottolineato l’importanza dell’approvazione, alla Camera, del testo di legge per la partecipazione dei tifosi nelle società sportive, e oggi interviene per ribadire la strada unica dell’alessandrinità per costruire un futuro per i Grigi.
La strada dell’alessandrinità
Negli ultimi dodici mesi all’Alessandria Calcio, si è registrato “un succedersi di proprietà, sempre fragili economicamente e prive di qualsivoglia esperienza professionale nel mondo del calcio, che non hanno alcun collegamento con il territorio. Leggere sui giornali ipotesi di fallimento o altri scenari societari, che si spera non veri ma certo non irrealistici, ci spinge a ribadire con più forza ancora l’importanza di attivare tutte le risorse necessarie (istituzioni, tessuto economico, tifosi) affinchè l’Alessandria e il calcio tornino alla città e al territorio alessandrino”.
“Serve l’impegno di tutti”
Con un punto fermo, “l’iniziativa che non potrà che essere di Alessandria, del territorio e dei suoi tifosi, senza dover essere costretti a cercare altrove risorse che, alla luce dei fatti, sembrano sempre più scarseggiare. Il futuro è più incerto che mai, ma l’unica certezza che dobbiamo avere in questo momento è che qualsivoglia progetto futuro di rilancio e/o rinascita dei Grigi non può prescindere dalla partecipazione popolare dei tifosi e dal coinvolgimento del tessuto economico alessandrino”.