Alessandria Calcio, si discute l’ultimo deferimento
Nelle prossime ore l'udienza del Tribunale federale nazionale. Il rischio penalizzazione per il prossimo anno. Benedetto, altri 14 mesi
ALESSANDRIA – Attesa, nelle prossime ore, la pronuncia del Tribunale federale nazionale sugli ultimi due deferimenti a carico dell’Alessandria Calcio.
All’udienza le ragioni del sodalizio grigio saranno esposte dal direttore generale Giulio Maione: si tratta del mancato rispetto del termine del 16 marzo per stipendi, Inps e Irpef di gennaio e febbraio, che, però, la società sostiene di aver pagato nei tempi giusti e l’accreditamento avvenuto solo il 19 sarebbe da imputarsi all’istituto di credito.
Per il problema, pressoché identico, relativo all’Agenzia delle Entrate, invece, la colpa sarebbe sempre ‘tecnica’, il “flusso” non caricato il 16 e, invece, regolare con operazione ripetuta il 17.
Cosa accadrà? Se le tesi difensive non dovessero essere accolte si rischia una ulteriore penalizzazione: per una parte residua relativa a novembre – dicembre 2023 sarebbe da scontare in questo campionato, ininfluente per un verdetto già certo da due settimane. Ma per il primo bimestre 2024 il rischio è una ‘eredità’ scomoda per la prossima stagione. in qualsiasi categoria si giocherà.
Benedetto, altri 14 mesi
Il Tribunale federale si è già pronunciato su un precedente deferimento relativo alla denuncia dell’ex ds Umberto Quistelli per il ‘pestaggio’ all’interno della sede a metà settembre. Per Enea Benedetto, oggi al Legnano, altri 14 mesi di inibizione, che si aggiungono ai 12 già stabiliti in due procedimenti precedenti, e 9mila euro di ammenda.
Inibito, per 12 mesi, anche Petar Michel Stojkovic, per 12 mesi, e 4mila euro di ammenda. Stojkovic, dunque, risultava, all’epoca dei fatti, un tesserato dell’Alessandria.
Sul caso sarebbe ancora aperto un procedimento della giustizia ordinaria.