Colpi e cartellino rosso, Pro Molare-Luese Cuccaro interrotta dall’arbitro
Al 10' del secondo tempo dopo un colpo al volto a un giocatore di casa, ma gli ospiti smentiscono
MOLARE – Tre fischi al 10′ della ripresa perché, questa la spiegazione data dall’arbitro, Alan Petrovic (ovadese), ai dirigenti di Pro Molare e Luese, non ci sarebbero più state le condizioni per proseguire e non si sarebbe sentito più tranquillo per portare a termine la partita del primo turno (recupero) della poule promozione di Terza Categoria.
Ma le versioni delle due formazioni sono diverse. Tutto accade a inizio ripresa, con gli ospiti in vantaggio di una rete, segnata da Accornero al 25′, ribattendo in rete il rigore (“molto dubbio”, così i padroni di casa) respinto dal portiere.
Dopo 10′ della seconda frazione Federico Lavarone, attaccante di Molare, ha un contrasto con Andrea Aliverti. Tra i due già qualche ‘screzio’ nella prima parte del confronto, ma questa volta Lavarone si avvicina al direttore di gara indicando il labbro sanguinante e un dente rotto e reclamando una sanzione per l’avversario.
“Nessun altro è entrato in campo e il giocatore della Luese Cuccaro si è allontanato verso la sua panchina – racconta Mario Albertelli, allenatore dei locali – Sicuramente il nostro giocatore ha sbagliato nei modi, anche se non mi risulta che abbia spintonato l’arbitro. E quando è stato espulso, i nostri dirigenti si sono premurati di ‘scortarlo’. Non si dica, però, che non è stato colpito, perché il dente rotto e il labbro ko sono ben evidenti”.
Aggiunge, Albertelli, che l’arbitro sembrava intenzionato a sospendere la gara già alla fine del primo tempo “per la pioggia fortissima e il campo molto pesante. Secondo lui non si vedevano più le righe. Ci ha chiesto di rifarle, ma sotto il diluvio non aveva senso. E, comunque, dopo pochi minuti ci ha comunicato che si sarebbe giocato regolarmente. Lo abbiamo fatto solo fino al 10′, però”.
Secondo il tecnico della Pro Molare ci sarebbero state le condizioni per proseguire. “Noi con un uomo in meno, certo, ma non mi sembra che ci fossero proprio minacce al direttore di gara. Che, tra l’altro, al momento dell’episodio incriminato, stava parlando con me per rispondere a una mia domanda su un ‘fuori’ dubbio”.
“Clima troppo caldo”.
Diversa la versione di Mirco Gatti, dirigente accompagnatore della Luese Cuccaro. “Nessun pugno da Aliverti a Lavarone. Possono esserci state schermaglie tra i due durante la partita, qualche spintone, ma non ci risulta che l’avversario abbia un dente rotto“.
L’arbitro vi ha dato spiegazioni? “Nessuna e, nonostante la sollecitazione da parte nostra, non ha consegnato referti e ha detto che leggeremo a metà settimana gli effetti del suo rapporto sulla partita. Crediamo che si sia sentito minacciato: il clima, pioggia a parte, era un po’ caldo, anche dagli spalti”.
Cosa deciderà il giudice sportivo? La Pro Molare rischia lo 0-3 a tavolino, soprattutto se il signor Petrovic scriverà che si è sentito sotto pressione in campo, non più in grado di portare a termine il match