Due dirigenti di Solvay indagati per disastro ambientale colposo
La Procura di Alessandria ha chiuso l’indagine contro il polo chimico
Per la difesa, il Gup Andrea Perelli sarebbe incompatibile ad entrare nella controversia
ALESSANDRIA – L’inchiesta Solvay ha registrato una battuta d’arresto davanti al Gup di Alessandria.
I difensori dei due dirigenti della multinazionale (Andrea Diotto e Stefano Bigini) finiti sotto accusa per un’ipotesi di disastro ambientale colposo, hanno chiesto la ricusazione del giudice Andrea Perelli.
La Corte d’Appello di Torino ha fissato l’udienza: le parti in aula il 3 aprile.
I legali dei due dirigenti hanno depositato l’istanza lo scorso il 29 febbraio, per cui l’udienza preliminare del 4 marzo ad Alessandria era stata sospesa in attesa di sapere davanti a chi dovrà essere esaminato il caso.
Due dirigenti di Solvay indagati per disastro ambientale colposo
La Procura di Alessandria ha chiuso l’indagine contro il polo chimico
Il Gup Perelli, secondo la difesa, aveva già disposto il sequestro di una parte delle discariche dei gessi che si trovano all’interno del Polo chimico di Spinetta, per cui sarebbe incompatibile ad entrare nella controversia ed occuparsene nel merito.
Si prospettano due ipotesi.
Che i giudici di Torino confermino l’attuale Gup, e, a quel punto, il fascicolo potrebbe finire in Cassazione; oppure che si dia ragione alle difese e la Corte torinese obblighi il giudice ad astenersi passando il caso ad un altro Gup.