Dal centrodestra casalese un netto “No” al nucleare a Trino
L'intervento di Emanuele Capra (Lega) anche a nome dei segretari di Forza Italia (Guido Gabotto) e Fratelli d'Italia (Luca Novelli)
CASALE – Il vicesindaco di Casale Emanuele Capra, anche segretario cittadino della Lega (e in predicato di essere candidato alla carica di primo cittadino alle imminenti elezioni comunali), anche a nome dei segretari cittadini del centrodestra Guido Gabotto (Forza Italia) e Luca Novelli (Fratelli d’Italia), esprime la sua contrarietà all’ipotesi di Trino come sede del deposito nazionale dei rifiuti nucleari.
«Ci tengo a ribadire la nostra strenua contrarietà».
«Come già accaduto negli anni scorsi, quando le ipotesi di individuare siti di deposito di scorie riguardavano altri comuni della Provincia di Alessandria, e ancor più oggi che la candidatura proviene da un territorio a pochi chilometri da Casale, voglio che sia chiaro che i movimenti cittadini di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia faranno tutto ciò che è nelle loro possibilità per contrastare questa ipotesi» spiega Capra.
«Non entro nel merito del perché il Collega Pane, del quale ho grande stima ritenendolo un bravo amministratore, abbia avanzato questa proposta, né se da un punto di vista strettamente tecnico la candidatura di Trino sia effettivamente sostenibile o meno, sicura oppure no. Fermo la nostra valutazione a considerazioni molto più preliminari».
Il prezzo dell’Eternit
«In primo luogo, da cittadino casalese dico che siamo un territorio che già per le vicende Eternit ha pagato un enorme prezzo in materia ambientale, oltre che in termini di vite, e, anche solo per un discorso di equità e compensazione, non dovrebbe più essere in alcun modo associato neppure lontanamente ad altri fattori patogeni o inquinanti, e tuttalpiù diventare nelle scelte programmatiche prototipo ed esempio di riconversione ambientale e transizione ecologica. C’è poi un discorso molto più materiale di immagine e di indotto. Si sono fatti tanti investimenti negli ultimi anni in ambito turistico per la valorizzazione del Monferrato e del Gran Monferrato, dei suoi prodotti e delle sue peculiarità. Sembrerebbe folle, proprio ora che se ne raccolgono i primi risultati concreti, pregiudicare tutto il lavoro con l’associazione dell’immagine del Gran Monferrato ad un deposito di rifiuti inquinanti che, per quanto sicuro, verrebbe realizzato in ogni caso a pochi km dalle nostre colline».
Mano tesa all’opposizione
«Tutto questo per dire che accogliamo con favore le iniziative organizzate nei giorni scorsi dagli amici dell’opposizione e dal mondo dell’associazionismo ambientale e tendiamo loro virtualmente la mano perché questa battaglia si possa condurre insieme nelle sedi istituzionali che rappresentiamo, senza pregiudizi partitici e nella ferma convinzione che ci sia la reciproca volontà di accantonare possibili strumentalizzazioni e lavorare insieme per il bene di Casale e di tutto il Monferrato».