Locci: “Adeguamento al Pai, proposta della Giunta illegittima”
Il capogruppo di FdI: "La leggerezza con cui la sinistra opera, mette a rischio la stabilità stessa del nostro ente"
ALESSANDRIA – “Bisogna riportare la proposta di delibera di adeguamento al Pai della Giunta di Alessandria in Commissione Sviluppo del Territorio“. A sostenerlo, è il capogruppo di FdI Emanuele Locci.
Che ha inviato una Pec al presidente del Consiglio comunale Giovanni Barosini, al presidente della Commissione Territorio Daniele Coloris e al sindaco Giorgio Abonante. Oltre che, per conoscenza, anche agli Ordini professionali alessandrini.
“Sono emersi forti profili di criticità che rischiano di mettere in difficoltà la nostra città. – spiega – Questo, dopo aver già chiesto e ottenuto la sospensione della trattazione della proposta nel precedente Consiglio. A causa della segnalata incompletezza degli allegati forniti all’esame della Commissione”.
Locci e gli “errori”
“Innanzitutto la proposta della Giunta è stata presentata come un atto dovuto. Era volta a disciplinare le modalità con le quali gestire l’attività edilizia sino al momento dell’adozione e approvazione della variante al Prgc resa necessaria dalla variante al Pai e al Pgra. In realtà, i contenuti di natura urbanistica del proposto provvedimento si fondano su una lettura erronea delle norme, per non dire omissiva”.
Secondo Locci, infatti, “si sostiene erroneamente che ad Alessandria si applichi già la disciplina urbanistica conseguente alle nuove previsioni di rischio idraulico. Che, invece, la Dgr dispone sia applicabile solo dopo il decorso dei 36 mesi dalla pubblicazione della delibera regionale, che è stata pubblicata il 5 gennaio 2023. Si propone erroneamente al Consiglio di applicare da subito il regime normativo previsto solo a partire dal decorso dei 36 mesi assegnati per la variante di adeguamento. Ignorando le chiare disposizioni del Pai. Secondo cui, nelle fasce B all’interno del centro abitato, continua ad applicarsi la disciplina del Prgc vigente, salvo che la stessa sia modificata con opportune varianti”.
L’esponete di FdI ricorda anche che “sono previste una serie di disposizioni definite di ‘salvaguardia’ che sono radicali modifiche inibenti interventi ammessi dalle Nta del Prgc vigente ed efficace secondo la stessa normativa Pai. Modifiche che si propone di introdurre quindi senza la necessaria procedura di variante. La normativa del Pai prevede che il Comune verifichi con la Regione se e quali modificazioni debbano essere introdotte, con la variante di adeguamento al Pai espressamente imposta dalla Regione. Invece la proposta di deliberazione della Giunta propone una disapplicazione delle normative vigenti del Prgc che è facoltà prevista solo per la Giunta Regionale. Ritenere che si possa procedere con semplice delibera di indirizzo del Consiglio a tale disapplicazione mi pare illegittimo, tanto più grave perché contrastante con la disciplina applicativa del Pai”.
“Dannoso per la comunità”
“Procedere in questo senso è dannoso per la comunità, oltre che illegittimo – chiosa Locci -. Si andrebbe a dichiarare di fatto l’inedificabilità di un’area di circa il 70% del centro abitato, interessando circa 60mila cittadini con gravissime implicazioni. Non solo sul blocco delle attività edilizie, ma anche sul valore e sull’ assicurabilità di gran parte degli immobili esistenti”.
“Se la delibera proposta fosse approvata, inoltre, si andrebbe a pregiudicare il diritto del Comune ad esigere il pagamento dell’Imu sulle aree attualmente edificabili. Comportando un danno erariale enorme alle casse comunali. La leggerezza con cui la sinistra opera quando va ad amministrare la città ancora una volta mette a rischio la stabilità stessa del nostro ente”.