Casale-Alessandria: niente ritardi ma ci sono ancora critiche
Convogli insufficienti nelle ore serali e l'ormai atavico tema dell'assenza di treni la domenica. Il punto dello studente che aveva animato le proteste nello scorso autunno
Treni puntuali ma…
«I treni sono molto puntuali (lungo la Casale-Alessandria), quindi sono felice che la mia protesta civile abbia migliorato le cose – commenta – Però restano delle altre battaglie importanti da fare perché le condizioni si possano definire ottimali».
…Alla sera dove sono?
«Durante le fasce serali c’è un’inspiegabile carenza di treni: ciò impedisce ai pendolari che lavorano di tornare a Casale da Alessandria. Basterebbe mettere degli autobus, non per forza dei treni. L’ultimo treno di cui dispongono è alle 18.35 mentre c’è un autobus alle 19.35, su cui vale l’abbonamento di Trenitalia – prosegue il giovane – L’altro problema sostanziale è che di sabato c’è una grande carenza di treni e il servizio presenta dei lunghi buchi orari».
«Anche in questo caso, ciò costituisce un problema per i pendolari che lavorano di sabato: pensate che il sabato l’ultimo treno presente per tornare a Casale da Alessandria è alle 16.35 – continua Matteo – Ricordo che noi paghiamo 90 euro al mese per questo servizio e che non disponiamo di nessuno sconto in quanto studenti, mentre l’abbonamento per i mezzi pubblici di Milano per gli studenti ne costa solamente 22 euro… forse sarebbe opportuno rivedere i prezzi, vista l’offerta del servizio?».
I treni della domenica (che non ci sono)
C’è poi il tema, purtroppo non nuovo, dell’assenza di treni domenicali: «Poi mi sento di dire un’altra cosa: spesso Casale viene definita la “Capitale del Monferrato” e una domanda mi sorge spontanea: come può la Capitale del Monferrato essere difficilmente raggiungibile di sabato e totalmente irraggiungibile di domenica visto che non c’è neanche un treno, non uno solo?».
«Migliorare la rete dei trasporti a Casale, e in generale delle piccole/medie città, significa incentivare il turismo, che apporta un beneficio economico – continua il giovane casalese – Allora perché non si investe di più nel trasporto pubblico locale? Spero che la politica si interessi veramente a questo tema: il miglioramento del trasporto pubblico migliora la qualità dell’aria e genera ricchezza. Io continuerò a battermi per il trasporto pubblico perché è una cosa in cui credo, se no non avrei fatto questa protesta. E ci tengo a dire un’ultima cosa: i mezzi pubblici che funzionano non dovrebbero essere una questione di destra o di sinistra ma una questione universale, perché un territorio non collegato è un territorio che resta indietro, economicamente e culturalmente».