Novara – Alessandria, Banchini: “Voglia di giocare questo derby”
Mangni in campo: "Ha fatto due allenamenti con noi". Le condizioni fisiche e mentali della squadra? "Non buone"
ALESSANDRIA – “Abbiamo tutti voglia di giocare questo derby. Lo sentiamo tutti molto, contro una rivale diretta per la salvezza”. E poi è il primo atto del Banchini 2.o, 23 giocatori convocati, 21 della rosa della prima squadra e due Primavera, c’è anche Doudou Mangni, non dovrebbe farcela ad avere l’ok Francesco Cusumano, almeno non per la gara di domani, alle 14, al ‘Piola‘.
Cinque giorni di lavoro intenso, la sensazione, anzi la certezza, nelle parole di Marco Banchini, che è stato buttato via un mese, in termini di gioco, risultati e condizione. “In che condizioni ho trovato la squadra? Non buone, sono sincero, dal punto di vista sia fisico, sia mentale”.
Le ragioni sono facilmente comprensibili. “Fisicamente si sono allentati ritmi e intensità, che vanno ritrovati in fretta, ed è comprensibile che si fatichi quando c’è da ripartire. Anche mentalmente i ragazzi sono meno solidi, normale se si considerano tutte le difficoltà e le vicissitudini che hanno vissuto”.
E poi ci sono i fattori ‘esterni’. “Qualcuno cercherà di metterci i bastoni tra le ruote, ostacolarci e crearci difficoltà, lo avete visto anche in questi giorni, ma noi andremo avanti, con la testa solo al campo, consapevoli che sarà un girone di ritorno complicato, con sempre meno gare a disposizione. Se ci siamo riusciti una volta, sono convinto che ce la faremo di nuovo: conoscerci ci aiuta”.
E poi c’è la spinta dei tifosi, mai così tanti domani a Novara da tempo. “Questa gente, per noi, è un vantaggio e un orgoglio. Non servono appelli in una piazza che ha passione, intelligenza e attaccamento. Da parte mia, e nostra, possono solo dire che faremo quanto ci compete in gara e ci sforzeremo di farlo sempre al massimo”.
Banchini – Gattuso, sfida nella sfida
Novara – Alessandria, domani, è anche Gattuso contro Banchini, che al Como, stagione 2020 – 21, hanno lavorato insieme, l’allenatore dei Grigi come ‘primo’ e quello degli azzurri come suo secondo. “Quell’anno, a dicembre, la proprietà decise di cambiare, senza che ci fossero problemi di classifica, anzi, e di affidare la squadra a Gattuso. Quel Como, poi, salì in B: mi sarei aspettato, a fine stagione, il riconoscimento del lavoro fatto”.
Un po’ di ruggine sarebbe rimasta, anche se Banchini sposta l’attenzione dal duello personale. “Domani sarà una gara molto importante, che sarebbe sbagliato ridurre a un confronto tra me e Gattuso. Conterà il gioco, conterà la personalità, conteranno le squadre. Noi ripartiamo per migliorare, rimettendo nella testa, nelle gambe e nell’atteggiamento quanto di buono si era costruito”.
Anche intervenendo sul mercato: dopo Mangni e Cusumano Banchini conferma un innesto a centrocampo, “ma non dimentichiamo mai che qualcuno entra se c’è chi esce. E, comunque, insieme al direttore Danna, avremo a disposizione tre settimane abbondanti: adesso pensiamo solo al derby“.
Ciancio, Nichetti, Nunzella e gli altri
Una delle condizioni che Banchini ha messo per il suo ritorno è stato il reintegro di Ciancio, Nunzella e Nichetti. “Giocatori importanti nel gruppo con cui avevo già lavorato, che possono aiutare molto anche chi arriverà. Cosa serve ora? Anzitutto ritrovare la sintonia, rifare nostri i comportamenti che ci hanno contraddistinti e giocare con semplicità“.
L’abitudine a certe giocate va ripresa in fretta. “Prima poteva essere naturale pressare e aggredire alti per 85 minuti. Adesso, inizialmente, lo faremo per un minutaggio un poco più ridotto, ma dobbiamo tornare al massimo e in tempi brevi”.
Chi in attacco?
Il problema maggiore, almeno numericamente, è l’attacco. Gazoul c’è, “grazie al grande lavoro dello staff medico e dei fisioterapisti e alla volontà del ragazzo. Lunedì, quando abbiamo iniziato, non ero certo sicuro di averlo. Non è al 100 per cento, ma la caviglia è guarita, è un 2004 con tanta energia e la voglia di giocare”. L’altro elemento disponibile è Anatriello, per Mangni i limiti di un elemento che non gioca una gara vera da settembre.
“E’ un giocatore che conosco molto bene, per i tanti duelli Como – Lecco, ritrovato anche da avversario in altre piazze. E lui conosce molti compagni e non avrà alcuna difficoltà ad ambientarsi. E’ un attaccante di categoria, con caratteristiche che non avevamo. Ha corsa ed esplosività, non possiamo pretenderle subito, ma la condizione si trova aggiungendo minuti”. Il dubbio, a Novara, se dall’inizio o durante la gara
Il Novara? “Ha soluzioni diverse in fase offensiva e, nelle ultime cinque gare, ha cambiato modulo durante la partita. Noi dovremo anche saperci adattare e rispondere”