Alessandria e il 2023: il nero, il rosa (e il Grigio) di un anno
La provincia, lo sviluppo, la Sanità in chiaroscuro, la peste suina. 12 mesi da dimenticare? Un po' sì, però...
ALESSANDRIA – Cerchiamo di raccontare il 2023 di Alessandria, un anno in rosa, in nero. E naturalmente in Grigio.
E’ dal grigio, inteso come colore del cuore per chi tifa, che s’inizia, per toglierci il dente: dimentichiamo in fretta quest’anno troppo Benedetto da essere maledetto e si riparta in qualche modo, perché il basket (Tortona straordinaria, pure in Europa) è emozionante, ma il calcio è nel dna mandrogno.
Un dna che è fatto anche di lamento. Ci si lamentava quando le cose andavano bene (su, fate uno sforzo di memoria: c’è stato un lungo periodo in cui andavano bene, dai), figurarsi ora. Sfogliando l’album del 2023, però, affiorano progetti che sono molto più che teorici: si ragiona sulla ripartenza del Teatro Comunale, sul nuovo ospedale (il sito è stato faticosamente individuato, i soldi però potrebbero non bastare), sullo scalo ferroviario per il quale da Roma promettono investimenti.
Il 2023 di Economia e Sanità
Tutto ciò mentre Tortona cresce, non solo con Italo, ma con un’idea di logica e logistica e imprenditori che investono, mentre Valenza guarda con fiducia a nuovi insediamenti e cerca manodopera che non trova.
Abbiamo capito che mancano orafi, ma soprattutto che c’è una maledetta carenza di medici: una disastrosa penuria a cui si è arrivati per mancanza di programmazione. La speranza è che si faccia tesoro degli errori, a meno che non ci si voglia mettere esclusivamente nelle mani dei privati (vedasi il Pronto soccorso a Tortona).
Però c’è anche da dire che l’Azienda ospedaliera di Alessandria è diventata “universitaria” e che ulteriori qualifiche le si avranno con l’Irccs: il 2024 potrebbe essere l’anno decisivo. Sarà un bel passo in avanti, a patto che, contestualmente, vengano abbattute le liste d’attesa e il Pronto soccorso torni, davvero a “soccorrere prontamente”.
Il 2023 dell’Ambiente
Ci lasciamo un anno purtroppo indimenticabile per i problemi ambientali, a 360 gradi: il ‘Dossier Spinetta‘ è sempre aperto, abbiamo avuto la sentenza del processo Eternit bis, la peste suina continua a flagellare mezza provincia, l’emergenza climatica (con ripercussioni soprattutto sull’agricoltura) non si può più derubricare (capito, negazionisti?).
Il 2023 in piazza
La strage che ha coinvolto la famiglia Benzi ha portato Alessandria alla ribalta nazionale. La speranza sono i ragazzi dell’istituto Volta, in marcia silenziosa, che hanno ricordato il compagno ucciso dal padre (insieme alla madre e alla nonna), poi suicida. In piazza s’è continuato a manifestare per il lavoro, per una Sanità giusta e contro la violenza sulle donne. Superare la retorica è un imperativo.
Lo scriviamo sapendo che è retorico pure stilare un bilancio, sintetico e approssimativo, su un anno che se ne va, augurandoci il meglio per quello che sta arrivando (e che tra un anno passerà, cit.)
