Il Club per L’Unesco di Vignale contro la violenza sulle donne
Il borgo del Monferrato diventerà il palcoscenico di un allestimento artistico diffuso per le vie del paese. L’inaugurazione è fissata per sabato 25 novembre alle 11 nell’ex chiesa dei Battuti in via Bergamaschino
VIGNALE MONFERRATO – In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Club per L’Unesco di Vignale Monferrato vuole richiamare l’attenzione su un’emergenza nazionale di drammatica attualità.
Negli ultimi dieci anni le donne uccise sono state 1.269, il 59% da un partner o ex. Duecento bambini perdono la madre ogni anno a causa di un femminicidio. Nel 2023 sono già 105 le donne uccise, una ogni tre giorni.
Arte per le vie del paese
Per l’occasione, l’incantevole borgo del Monferrato Unesco diventerà il palcoscenico di un allestimento artistico diffuso per le vie del paese che culmina nella mostra pittorica e multimediale ”In-Esistenze di donne” all’interno della ex Chiesa dei Battuti in via Bergamaschino.
L’inaugurazione dell’allestimento è fissata sabato 25 novembre ore 11 nell’ex Chiesa dei Battuti in via Bergamaschino, Vignale M.to. La mostra sarà visitabile tutti i weekend fino al 10 dicembre e su prenotazione scrivendo a info@monferratodegliinfernot.it o contattando il numero 3383006450.
Lungo le vie del paese ogni esercizio commerciale esporrà una sedia rossa vuota in ricordo delle vittime di femminicidio del 2023. Un corteo di sedie che accompagnerà il pubblico verso la mostra di via Bergamoaschino che ospiterà 12 opere pittoriche di due artisti locali, Alessandria Guassardo e Massimo Margaglione, ispirate al valore insostituibile della donna nella famiglia e nella società.
Le opere saranno accompagnate da allestimenti multimediali realizzati dagli studenti del Dams di Torino.
“Si è voluto creare un percorso di riflessione che ponga lo spettatore di fronte ad una contrapposizione: da un lato la presenza femminile celebrata nell’arte in tutta la sua potenza e bellezza, dall’altro l’assenza della donna rappresentata da una sedia vuota del colore dell’amore ma anche del sangue – spiegano i curatori dell’iniziativa – Ciascuna di queste donne che con questo evento ricordiamo, prima che un uomo decidesse di porre fine alla loro vita, occupava un posto nella società. Agiamo tutti affinché nessun’altra donna lasci un posto vuoto attorno a noi, vittima di un malsano diritto di dominio che alcuni chiamano vergognosamente amore”.