EcoSentieri, da Liceo Plana a Istituto Eco
La nona puntata della serie dedicata a Umberto Eco e realizzata da Brunello Vescovi
ALESSANDRIA – EcoSentieri – “Una via no, ma il liceo sì”. Il pensiero di Carlotta Eco, figlia dello scrittore, sembra confermare la scelta della città, che dopo un tortuoso cammino ha intitolato la scuola a colui che fu l’allievo più illustre. L’istituto, precedentemente intitolato al matematico ottocentesco Giovanni Plana, incorpora anche le ex magistrali “Diodata Roero di Saluzzo”.
Al provvedimento si è arrivati dopo la fiera opposizione di chi riteneva che “una fama non dovesse cancellarne un’altra”: alla querelle hanno partecipato anche personaggi come Vittorio Sgarbi (contrario al cambio di intestazione) e Roberto Cotroneo (favorevole). Ma se, ripescando un vecchio articolo di Eco, appare scontato che l’intitolazione di una strada non gli avrebbe fatto piacere – per lui era “il modo più sicuro per condannare una persona alla pubblica dimenticanza” – sembra più difficile pensare che quest’omaggio gli risulterebbe sgradito. Anche l’amico di sempre Gianni Coscia ne è sicuro.
L’autore
Brunello Vescovi, giornalista, per trent’anni si è occupato di cultura e spettacolo alla redazione de La Stampa di Alessandria. Ama il teatro, le partite dell’Inter e i film di Woody Allen. L’idea di un podcast su Umberto Eco è nata in lui con con un obiettivo: svelare – anche dando voce ad altri – una serie di aspetti poco conosciuti della vita del Professore. In particolare i legami con la città natale, mai ostentati – con spirito squisitamente alessandrino – ma dimostrati nei fatti, anche attraverso le citazioni, a volte vaghe, a volte evidenti, che si ritrovano nelle pagine dei suoi romanzi. E raccontare l’importanza degli anni trascorsi al liceo Plana, dove fu studente vivace e ideatore di tante iniziative: oggi quella scuola porta il suo nome e i familiari sono convinti che non gli dispiacerebbe affatto.