Mesotelioma e immunoterapia: il 25% è ancora vivo a tre anni
Presentati a Roma i risultati dello studio clinico indipendente a cui ha collaborato anche Ao Al, coinvolti 54 pazienti della provincia
ROMA – Sabato 11 novembre anche l’Azienda Ospedaliera di Alessandria, rappresentata dall’oncologa Federica Grosso, responsabile dell’SSD Mesotelioma di Ao Al, ha preso parte al XXV Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica a Roma. Per l’occasione sono stati infatti presentati i risultati del recente studio clinico indipendente, IND.227, che ha definito una nuova opzione inmunoterapica nel trattamento del mesotelioma pleurico non operabile o metastatico, a cui anche Ao Al ha contribuito.
Il lavoro, pubblicato sulla rivista scientifica ‘The Lancet’, è stato condotto da tre gruppi cooperativi internazionali e coordinato dall’Istituto Nazionale Tumori di Napoli IRCCS Fondazione Pascale, dal Canadian Cancer Trials Group (CCTG) e dall’Intergruppo cooperativo toracico francese (IFCT). Consiste nell’impiego dell’immunoterapia con pembrolizumab in combinazione con la più tradizionale chemioterapia con platino e pemetrexed.
Un metodo che, come evidenziato, ha migliorato significativamente la sopravvivenza globale dei pazienti osservati, riducendo il rischio di morte del 21%. A tre anni il 25% dei pazienti trattati con la combinazione infatti era vivo rispetto al 17% con la sola chemioterapia. Anche la sopravvivenza libera da progressione è risultata significativamente migliore: la riduzione delle dimensioni del tumore si è ottenuta nel 62% nei pazienti trattati con pembrolizumab in combinazione con la chemioterapia rispetto al 38% di quelli trattati con la sola chemioterapia, quindi quasi un raddoppio del tasso di risposta. Un aspetto importante che corrisponde a un miglior controllo dei sintomi respiratori e del dolore.
Questo studio ha coinvolto 440 pazienti di 51 centri tra Italia, Canada e Francia. Quasi la metà dei pazienti, 212, erano provenienti dai 17 centri italiani che hanno aderito. 54 di questi provengono in particolare dalla provincia di Alessandria.