Alessandria Calcio verso la liquidazione giudiziale?
L'atto, fissato per il 6 novembre, non è stato fatto per il blocco della garanzia della fideiussione da parte di Pedretti
ALESSANDRIA – Il passaggio delle quote di maggioranza dell’Alessandria Calcio si allontana.
Enea Benedetto ha lamentato, in queste ore, di essere stato pronto lo scorso lunedì, 6 novembre, e di non aver ricevuto, però, alcuna convocazione dagli acquirenti.
La convocazione, nello studio del notaio Mariano, in realtà c’era, ma quattro giorni prima, al notaio stesso e, per conoscenza, alla Camera di Commercio, è arrivata una comunicazione in cui il legale di Alain Pedretti, l’avvocato Alberto Rubba, per conto del suo assistito, diffidava dallo stipulare l’atto di cessione da Benedetto al nuovo acquirente.
I motivi? Più di uno: la mancata possibilità di esercitare la prelazione e, anche, perché il Tribunale di Torino ha disposto un blocco della somma dei 350mila euro, depositata alla Banca Alpi Marittime, a garanzia della fideiussione per l’iscrizione, che Andrea Molinaro era pronto a sostituire con un conto proprio, liberandola.
L’atto, anche se fatto, non sarebbe stato valido e quindi non registrabile.
Pedretti lamenta il diniego all’accesso alla documentazione contabile e a tutti i conti della società (perché ne esiste più di uno) dal 1° luglio ad oggi, che ha reso necessaria l’azione a tutela delle somme corrisposte, temendo di non venirne più in possesso.
Il blocco ferma ogni atto di cessione, anche nei confronti di altri gruppi che, secondo Benedetto, sarebbero disposte a versare somme più alte, che violerebbero anche lo statuto della società.
Arriva il revisore
Cosa succederà ora? Molinaro non ha ancora rinunciato all’acquisto, ma la situazione si è molto complicata. Benedetto avrebbe sostenuto di aver condiviso con Pedretti tutte le decisioni sulla gestione, compreso l’allontanamento di Corda e, anche, la scelta dell’allenatore. E va detto che Banchini non ha mai fatto mistero di essere arrivato all’Alessandria grazie “ai francesi”.
Però, ora, c’è una esplicita doppia richiesta di accedere alla sede e verificare tutta la contabilità e le operazioni fatte. Che arriva non solo dall’avvocato di Pedretti, ma anche del revisore unico del club. Se entro giovedì ciò avverrà, potrebbe anche essere possibile un atto, che tenga comunque conto anche della prelazione, esercitabile o meno, da parte di Pedretti
Altrimenti lo stesso revisore, e Pedretti, attraverso i professionisti di riferimento, potrebbero chiedere la messa in liquidazione giudiziale della società, già entro la fine della settimana, con la nomina di un commissario che, con frequenza trimestrale, dovrà verificare la compensazione tra cespiti attivi e passivi, tra somme che entrano e altre che escono.
La liquidazione non impedisce di completare regolarmente il campionato e non significa fallimento. però certo è una scelta che sottolinea i molti problemi del club.
In queste condizioni la squadra va a giocarsi, questa sera alle 20.45, a Meda, contro il Renate, una gara che Banchini ha definito “molto importante”. Testa solo al campo, vero, ma se non ci sarà finalmente una svolta, le partenze a gennaio saranno molte.
E, prima ancora, ci sono scadenze federali, il 16 dicembre stipendi e contributi di settembre e ottobre, e altre pendenze da saldare, utenze comprese, per far fronte alle quali servono circa 400mila euro.